21 settembre 2016

LEGGENDO ITALIANO BLOG TOUR, Intervista a Samuele Di Banella

Buongiorno bookish people! Torniamo alla carica con una super intervista al giovane poeta Samuele Di Banella per il bellissimo Blog Tour Leggendo Italiano, fondato dalla dolcissima Giusy di Divoratori di Libri. Recentemente abbiamo postato la recensione di “Emozioni di una vita”, dello stesso scrittore, ed è iniziato un super giveaway per ottenere l’e-book! (Libri gratuitiii *^*) Questo è il secondo appuntamento sul nostro blog, ma #StayTuned e non mancate al terzo ed ultimo con l’Approfondimento di Albion di Bianca Marconero!

Link video narrato Samuele di Destino

La lettera

Cicatrici

Come ti sei avvicinato alla poesia? C'è stato un evento particolare?

Ciao, questa domanda è molto complessa e di non facile spiegazione, quindi mi sento di partire dalle radici e spiegarne bene il significato. Ho intrapreso la strada della scrittura inizialmente sotto la chiave poetica e filosofica, perché credo che ognuno di noi, chi prima chi dopo, deve cercare di fare la cosa più difficile al mondo che è quella di riuscire a conoscere se stesso nel profondo dell’anima, rendendo meno arida la mente. Poi arriva il momento per tutti di capire quello che siamo portati a fare, ed è a quel punto che comprendiamo le nostre doti capendo il momento di potenziarle e sfruttarle. In molti momenti della  mia vita mi sono sentito come una goccia spersa in un oceano diciamo meglio “un pesce fuor d'acqua”, questo fa parte del percorso di crescita che può capitare ad ogni età; anzi mi ha fatto comprendere di essere un individuo pensante, riflessivo e sensibile quindi con un cervello e con un cuore: non cosa di poco conto al mondo d'oggi! Avere la testa in continuo movimento non sempre mi ha reso le cose semplici a volte anche la notte la usavo per pensare ai miei scritti; però grazie a questa qualità piano piano dal mio inconscio si è scatenato un vortice di emozioni pensieri e riflessioni della vita e della interpretazione e ricerca filosofica di essa. Sentivo il bisogno di ascoltare queste sensazioni, studiarle, trascriverle e approfondirle con letture filosofiche, proprio come un pittore schizza sulla sua tela le sue sensazioni ed emozioni. Di necessità virtù. Tutto è iniziato così. Posso aggiungere che il mare come paesaggio è stato colui che mi ha dato un input importante per iniziare, infatti la mia prima poesia/narrazione è stata “Destino”, di cui ho fatto anche un video della narrazione di essa su Youtube girato al mare ed è stato il destino l’argomento del mio inizio in una chiave unita alla filosofia e alla poesia che mi ha spinto ad interpretarlo in un’ ottica totalmente personalizzata.

Cosa ti ha spinto ad unire le tue poesie in un'unica raccolta, e da cosa deriva la scelta del titolo?

Il mio primo E-book è stato “Incontro tra inconscio e destino” sempre una raccolta di poesie. Dopodiché mi sono dedicato alla saggistica scrivendo un atro E-book  “Filosofia del senso della vita” in cui alla fine del libro vi erano contenute altre poesie. Nel frattempo continuavo a comporre la poesia e ne ho scritte altre, che per me erano tutte importanti di pari livello ed ognuna di loro rappresentava un qualcosa di me bello e brutto ma soprattutto erano molto significative come argomentazioni. A quel punto dopo aver scritto oltre 30 poesie (che è una della cose più difficili) ho deciso di puntare forte su un unico libro che fosse solo e semplicemente la raccolta di tutte le mie poesie che hanno tutte un segreto, un senso; la  poesia è l'opera più difficile da creare perché con un breve ritmo concentrato di parole devi racchiudere un mondo.
Il  titolo deriva che tutte le mie poesie rappresentano le emozioni  più grandi  ed interpretate da me della mia vita da giovane autore di soli 27 anni e ripeto sempre ho voluto dargli un aspetto non solo poetico ma mescolato alla filosofia riflessiva, tant’è che diversi lettori che mi hanno letto, intravedono molto significato riflessivo, filosofico e cosa importante chiaro e trasparente oltre ai colori, alle rime e all’atmosfera della poesia. Questo è stato il mio tocco di originalità trascurando alcuni schemi “poetici” per arrivare al cuore e alla testa dei lettori.

Chi ti ha sostenuto di più in questo percorso da scrittore?

In questo percorso iniziato circa da 3 anni, tutt’ora in fermento è partito in silenzio: quando nessuno mi vedeva e il cuore e la mente erano in sinergia, sentivo il richiamo ed io allora prendevo carta e penna mi chiudevo in camera oppure andavo in posti dettati dal mio istinto e cominciavo a scrivere.
E’ durato per molto tempo. Successivamente prima di arrivare a pubblicare, quando ancora le mie poesie-riflessioni erano solo bozze di manoscritti ho dedicato tempo allo studio interiore e a dei testi di Filosofia e molta concentrazione per affinare il tutto. Quindi io per primo sono stato il mio sostenitore di me stesso ed ho avuto molta forza e coraggio perché è capitato di scontrarsi con diverse opinioni e vedute di pensiero incompatibili, giudizi dettati dall’invidia e dalla poca obiettività. Ma io imperterrito sono orgogliosamente andato avanti con la mia forza, a volte a forza di lacrime e disperazione, voglia di mollare tutto e non mi vergogno a dirlo. Solo così con la forza interiore, con l’umiltà e col credere in quello che stai realizzando combatti e vai avanti.
Poi inutile negare che piano piano ho avuto le persone della sfera familiare senza entrare nello specifico che hanno apprezzato e mi hanno sostenuto rimanendo sbalordite da queste mie capacità e virtù che non si aspettavano possedessi. Sottolineo anche il prezioso sostegno di un mio carissimo collega scrittore e Professore di lettere e  filosofia che mi ha incentivato e apprezzato molto per le mie poesie che erano il modo giusto ed originale per approcciare e aiutare un pubblico specialmente giovane a ritrovarsi e a ritrovare la magia della poesia stessa magari.

Come hai vissuto la pubblicazione del romanzo in self-publishing, hai qualche consiglio da dare a chi pubblica da sé?

Come dicevo questo libro “Emozioni di una vita” rappresenta  l’apice dell’ambito poetico-filosofico, ovvero tutta la raccolta:  dopo di questo, intendo come genere mi fermerò qui e andrò su altre scritture come già sto facendo e lavorando sodo. Ho avuto parlando sinceramente diverse proposte editoriali le quali mi hanno lusingato e si sono fortemente complimentate con il mio modo di scrivere apprezzando il libro. Perché non ho accettato? Non lo so forse se tornassi indietro lo farei, ho agito d’impulso ed ho subito effettuato l’auto pubblicazione, una volta già pubblicato sia in formato cartaceo che E-book, lì sono piovute richieste editoriali, ma ormai il gioco era fatto e allora mi sono ripromesso che la mia prossima fatica letteraria passerà tra le mani di un editore serio. Non rinnego le mie soddisfazioni e le mie piccole vendite alla mia piccola nicchia di estimatori, ma il consiglio che mi sento di fare è che lo scrittore deve fare bene solo lo scrittore essendo un lavoro duro e specialmente un’arte, la parte di editor o di chi cura tutto il resto del lavoro(copertina, impaginazione etc...) sarebbe giusto farlo fare alle professionalità che ci sono dietro ad una casa editrice...quello che voglio dire che è difficile se non impossibile fare tutto in maniera solitaria. Anche per quanto riguarda la fase del lancio del libro, pubblicità e vetrine hai sempre bisogno di avere un buon editore che si occupi del tuo libro con determinati strumenti che noi non abbiamo. Tutto ciò premetto e  tengo a sottolineare che l’ottica in cui va visto questo concetto espresso da me può avere varie sfaccettature. Mi spiego: il self-publishing posso consigliarlo benissimo a chi non ha grosse ambizioni ma cerca nel suo piccolo una soddisfazione nel vedersi pubblicato ed aver dato sfoggio ad un belò progetto.
Qui è la differenza: ambizione e soddisfazione? Due vocaboli diversi, la soddisfazione è sinonimo di accontentarsi e puoi rimanere nel self( rari i casi che tu riesca a fare il crack). Mentre  ambizione a crescere e a diventare uno scrittore vero e professionista del mestiere, comporta altri studi e sacrifici e allora ci si affida ad una casa editrice, sempre che sotto esame di commissione di esperti sia disposta a seguire e pubblicare il tuo libro. Quindi concludo con una domanda: volete solo avere un hobby e una piccola soddisfazione? Oppure volete affermarvi come scrittori professionisti facendolo di lavoro e avendo gli attributi nel confrontarvi con personalità competenti e con molti anni sulle spalle di esperienza di voi? Consiglio mio?  Solo se avete qualità nella vostra base allora andate avanti nel mondo serio di questo lavoro-arte, altrimenti lasciate perdere e se ci riuscite andate per il self.

Domanda ovvia: chi sono i tuoi poeti preferiti?

Allora premetto con tutta onestà che il mio approccio alla poesia non è stato in nessun modo influenzato ne diciamo rassomigliato a nessun poeta in particolare io sono Samuele Di Banella e lo stile di ogni scritto sarà originale perché ci metterò la faccia io.
Detto questo, i miei poeti preferiti e che ammiro più di tutti sono: Giacomo Leopardi per  la profondità di  riflessione sull’esistenza e sulla condizione umana nonché grande filosofo e di secondo è Giosue Carducci proprio perché è differente da Leopardi come stile, attuando una forma di poetica molto più classica e colta. Quello che apprezzo è che a volte si avverte nelle sue liriche un’insoddisfazione profonda che lo spinge a rievocare con nostalgia il passato.
Anche Carducci quindi si scopre essere  un uomo inquieto, teso, turbato spesso dal pensiero della morte, che crede tuttavia nella poesia come forma di alta consolazione proprio come me.
Ecco che mi rivedo come carattere e mi rispecchio tra  Leopardi e Carducci un contrasto forte apparentemente insensato ma in realtà con un senso.

Descriviti in qualche riga.

Sono nato a Firenze il 16.02.1989, vivo a Campi Bisenzio in provincia di Firenze. Ho moltissimi interessi tra i quali la scrittura, lettura, l'analisi profonda sulle cose più importanti e la necessità di catturare emozioni e riflessioni sulla vita sentendo il bisogno di scriverle e comunicarle. Sono alla ricerca di tante risposte sovrastate da milioni di dubbi e domande sul perché di svariate situazioni che circondano me e l'intero universo.
Personalità lunatica ed eclettica che nasconde anche una grandissima sensibilità.
Il mio estro discontinuo, come la mia personalità che deve trovare la cosiddetta ispirazione, a volte stupisce anche me stesso paragonandomi ad un pittore a catturare idee e riflessioni sulla vita; esplorando verità che fanno a me stesso, con il bisogno di scriverle in primis per me, ma anche per comunicare emozioni belle e brutte, aiutare chiunque a cercar nuove risposte e coinvolgere le persone che leggeranno le mie opere, con la speranza di lasciare un segno positivo.
Il vero bisogno è non aver paura di comunicare le proprie idee ed emozioni, qualunque esse siano e stravolgere con originalità.

Hai mai pensato di scrivere storie in prosa?

Si, questo è il mio ultimo libro di poesie come già detto; adesso sto lavorando duro e sono ad un passo dal mio nuovo romanzo e non mi fermerò.

8. Se io fossi un poeta emergente,che consiglio mi daresti?

Ti direi vai avanti per la tua strada, non aver paura di sognare e di sbagliare perché è solo con gli sbagli e le cadute  che si diventa bravi. Ma riguardati da tante persone che sembrano amiche e poi non lo sono, perché questo è un mondo anzi un ambito  pieno d’invidia che spesso non sia arriva per meritocrazia e bravura ma perché si ha le amicizie giuste per apparire senza nessuna qualità. Concludo con una bella frase-consiglio che non è mia ma che è tra le mie preferite:  “Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.”  Siate in ogni caso voi stessi con il vostro stile non cambiando mai per nessuno, la vostra semplicità e seguite i vostri sogni, ma con furbizia e prudenza.

Descrivi in cinque parole chiave la tua poetica.

Introspettiva, riflessiva, emozionante, profonda, controcorrente.

Raccontaci delle tue idee di progetti futuri.

Sono arrivato alla fine che faticaccia spiegare me e le mie idee, guardate che sono complicato eh! (sorride) .
Come dicevo anche se non posso dire molto sono alla fine del completamento della mio futuro lavoro letterario ovvero un romanzo Psico-Thriller, spero di concludere tra fine Dicembre e Gennaio anche se non posso assicurare i tempi.
Posso dire che sono soddisfatto di questo lavoro e di questo genere che è nelle mie corde ed è quello che mi appassiona e che continuerò.
Lavoro con un grandissimo maestro della letteratura Alessio Follieri che crede nelle mie capacità e  autore del best seller “Ti Racconto Di Lei” che mi sta seguendo passo dopo passo, aiutandomi affinché si affini il mio romanzo fino a renderlo speciale come mi ribadisce sempre lui che vuole il meglio per me. Colgo l’occasione per  ringraziarlo pubblicamente  in questa intervista anche se lo sa già. Lui crede molto in me, come io in lui e crede nel mio romanzo. Mi bacchetta dove sbaglio mi fà i complimenti quando miglioro e apprezza molto la trama e lo sviluppo del mio libro, mi reputa umile  e bravo e uno con delle qualità di base. Che dire sono onorato di essere un  suo allievo che è una rarità, dove si vede che mi segue con costanza e con lui esordirò col mio primo romanzo thriller. Ammetto che sono molto stanco e provato perché scrivere questo romanzo, è voluto dire per me grossi impegni e sacrifici di tempo, rinunce, arrabbiature e scontro con persone...ma adesso piano piano dopo aver toccato il buio degli abissi, intravedo la luce. Spero di fare un bell’esordio. Sono soddisfatto e sicuro che i miei sforzi saranno ripagati.

Cosa ne pensate bookishbrainers? Dopo questa intervista noi non vediamo l'ora di leggere il nuovo romanzo di Samuele!
Cogliamo sicuramente l'occasione per ringraziare l'autore per aver tempestivamente risposto alle nostre domande e per aver svelato così tanti particolari del suo essere.



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Le regole sono:

*Seguire questo blog (non ve ne pentirete xD)
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Facoltative:

*Seguire i blog del blogtour (qui il post introduttivo)
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*Condividere questo post
Ricordate che noi faremo anche un post riguardante Albion, quindi passate dalla nostra collega I wanna be a Fangirl e controllate le sue recensioni :3
Qui sotto vi lasciamo il Modulo!! :D

A PRESTO!


4 commenti:

  1. Intervista interessante, mi ritrovo d’accordo con l’autore su molti punti in particolare il fatto di “auto-sostenersi”, di trovare la forza per andare avanti dentro di sé; certo è indubbiamente importante avere anche una famiglia/degli amici che a loro volta ti supportano e ti sostengono. Mi è piaciuto molto il consiglio che ha dato ai poeti/autori emergenti e credo che possa essere un consiglio valido per tutti: è importantissimo essere se stessi, portare avanti le proprie idee anche se non sono sempre bene accolte, seguire i propri sogni e cercare in tutti i modi di realizzarli.

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    1. Hai ragionissima, è davvero un ottimo consiglio :)

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  2. Grazie DORy sono felice tu abbia apprezzato il modo di comunicare le cose...e ricordo a tutti di andare sempre oltre al razionale oltrea ll'ovvio perché le risposte a volte si trovano proprio se ci si sforza a credere a quello che apparentemente è astratto e noi in gergo li chiamiamo spesso SOGNI..
    Samuele Di Banella

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