Buongiorno bookish people! Torniamo alla carica con una super
intervista al giovane poeta Samuele Di Banella per il bellissimo Blog Tour
Leggendo Italiano, fondato dalla dolcissima Giusy di Divoratori di Libri. Recentemente
abbiamo postato la recensione di “Emozioni di una vita”, dello stesso
scrittore, ed è iniziato un super giveaway per ottenere l’e-book! (Libri
gratuitiii *^*) Questo è il secondo appuntamento sul nostro blog, ma #StayTuned
e non mancate al terzo ed ultimo con l’Approfondimento di Albion di Bianca Marconero!
Link video narrato
Samuele di Destino
La lettera
Cicatrici
Come ti sei avvicinato alla poesia? C'è
stato un evento particolare?
Ciao, questa domanda
è molto complessa e di non facile spiegazione, quindi mi sento di partire dalle
radici e spiegarne bene il significato. Ho intrapreso la strada della scrittura
inizialmente sotto la chiave poetica e filosofica, perché credo che ognuno di
noi, chi prima chi dopo, deve cercare di fare la cosa più difficile al mondo
che è quella di riuscire a conoscere se stesso nel profondo dell’anima,
rendendo meno arida la mente. Poi arriva il momento per tutti di capire quello
che siamo portati a fare, ed è a quel punto che comprendiamo le nostre doti
capendo il momento di potenziarle e sfruttarle. In molti momenti della
mia vita mi sono sentito come una goccia spersa in un oceano diciamo
meglio “un pesce fuor d'acqua”, questo fa parte del percorso di crescita che
può capitare ad ogni età; anzi mi ha fatto comprendere di essere un individuo
pensante, riflessivo e sensibile quindi con un cervello e con un cuore: non
cosa di poco conto al mondo d'oggi! Avere la testa in continuo movimento non
sempre mi ha reso le cose semplici a volte anche la notte la usavo per pensare
ai miei scritti; però grazie a questa qualità piano piano dal mio inconscio si
è scatenato un vortice di emozioni pensieri e riflessioni della vita e della
interpretazione e ricerca filosofica di essa. Sentivo il bisogno di ascoltare
queste sensazioni, studiarle, trascriverle e approfondirle con letture
filosofiche, proprio come un pittore schizza sulla sua tela le sue sensazioni
ed emozioni. Di necessità virtù. Tutto è iniziato così. Posso aggiungere che il
mare come paesaggio è stato colui che mi ha dato un input importante per
iniziare, infatti la mia prima poesia/narrazione è stata “Destino”, di cui ho
fatto anche un video della narrazione di essa su Youtube girato al mare ed è
stato il destino l’argomento del mio inizio in una chiave unita alla filosofia
e alla poesia che mi ha spinto ad interpretarlo in un’ ottica totalmente
personalizzata.
Cosa ti ha spinto ad
unire le tue poesie in un'unica raccolta, e da cosa deriva la scelta del titolo?
Il mio primo E-book
è stato “Incontro tra inconscio e destino” sempre una raccolta di poesie.
Dopodiché mi sono dedicato alla saggistica scrivendo un atro E-book “Filosofia del senso della vita” in cui alla
fine del libro vi erano contenute altre poesie. Nel frattempo continuavo a
comporre la poesia e ne ho scritte altre, che per me erano tutte importanti di
pari livello ed ognuna di loro rappresentava un qualcosa di me bello e brutto
ma soprattutto erano molto significative come argomentazioni. A quel punto dopo
aver scritto oltre 30 poesie (che è una della cose più difficili) ho deciso di
puntare forte su un unico libro che fosse solo e semplicemente la raccolta di
tutte le mie poesie che hanno tutte un segreto, un senso; la poesia è
l'opera più difficile da creare perché con un breve ritmo concentrato di parole
devi racchiudere un mondo.
Il titolo deriva che tutte le mie poesie
rappresentano le emozioni più
grandi ed interpretate da me della mia
vita da giovane autore di soli 27 anni e ripeto sempre ho voluto dargli un
aspetto non solo poetico ma mescolato alla filosofia riflessiva, tant’è che
diversi lettori che mi hanno letto, intravedono molto significato riflessivo,
filosofico e cosa importante chiaro e trasparente oltre ai colori, alle rime e
all’atmosfera della poesia. Questo è stato il mio tocco di originalità
trascurando alcuni schemi “poetici” per arrivare al cuore e alla testa dei
lettori.
Chi ti ha sostenuto di
più in questo percorso da scrittore?
In questo percorso
iniziato circa da 3 anni, tutt’ora in fermento è partito in silenzio: quando
nessuno mi vedeva e il cuore e la mente erano in sinergia, sentivo il richiamo
ed io allora prendevo carta e penna mi chiudevo in camera oppure andavo in
posti dettati dal mio istinto e cominciavo a scrivere.
E’ durato per molto
tempo. Successivamente prima di arrivare a pubblicare, quando ancora le mie
poesie-riflessioni erano solo bozze di manoscritti ho dedicato tempo allo
studio interiore e a dei testi di Filosofia e molta concentrazione per affinare
il tutto. Quindi io per primo sono stato il mio sostenitore di me stesso ed ho
avuto molta forza e coraggio perché è capitato di scontrarsi con diverse
opinioni e vedute di pensiero incompatibili, giudizi dettati dall’invidia e
dalla poca obiettività. Ma io imperterrito sono orgogliosamente andato avanti
con la mia forza, a volte a forza di lacrime e disperazione, voglia di mollare
tutto e non mi vergogno a dirlo. Solo così con la forza interiore, con l’umiltà
e col credere in quello che stai realizzando combatti e vai avanti.
Poi inutile negare
che piano piano ho avuto le persone della sfera familiare senza entrare nello
specifico che hanno apprezzato e mi hanno sostenuto rimanendo sbalordite da
queste mie capacità e virtù che non si aspettavano possedessi. Sottolineo anche
il prezioso sostegno di un mio carissimo collega scrittore e Professore di
lettere e filosofia che mi ha
incentivato e apprezzato molto per le mie poesie che erano il modo giusto ed
originale per approcciare e aiutare un pubblico specialmente giovane a
ritrovarsi e a ritrovare la magia della poesia stessa magari.
Come hai vissuto la
pubblicazione del romanzo in self-publishing, hai qualche consiglio da dare a
chi pubblica da sé?
Come dicevo questo
libro “Emozioni di una vita” rappresenta
l’apice dell’ambito poetico-filosofico, ovvero tutta la raccolta: dopo di questo, intendo come genere mi
fermerò qui e andrò su altre scritture come già sto facendo e lavorando sodo.
Ho avuto parlando sinceramente diverse proposte editoriali le quali mi hanno lusingato
e si sono fortemente complimentate con il mio modo di scrivere apprezzando il
libro. Perché non ho accettato? Non lo so forse se tornassi indietro lo farei,
ho agito d’impulso ed ho subito effettuato l’auto pubblicazione, una volta già
pubblicato sia in formato cartaceo che E-book, lì sono piovute richieste
editoriali, ma ormai il gioco era fatto e allora mi sono ripromesso che la mia
prossima fatica letteraria passerà tra le mani di un editore serio. Non rinnego
le mie soddisfazioni e le mie piccole vendite alla mia piccola nicchia di
estimatori, ma il consiglio che mi sento di fare è che lo scrittore deve fare
bene solo lo scrittore essendo un lavoro duro e specialmente un’arte, la parte
di editor o di chi cura tutto il resto del lavoro(copertina, impaginazione
etc...) sarebbe giusto farlo fare alle professionalità che ci sono dietro ad
una casa editrice...quello che voglio dire che è difficile se non impossibile
fare tutto in maniera solitaria. Anche per quanto riguarda la fase del lancio
del libro, pubblicità e vetrine hai sempre bisogno di avere un buon editore che
si occupi del tuo libro con determinati strumenti che noi non abbiamo. Tutto
ciò premetto e tengo a sottolineare che
l’ottica in cui va visto questo concetto espresso da me può avere varie
sfaccettature. Mi spiego: il self-publishing posso consigliarlo benissimo a chi
non ha grosse ambizioni ma cerca nel suo piccolo una soddisfazione nel vedersi
pubblicato ed aver dato sfoggio ad un belò progetto.
Qui è la differenza:
ambizione e soddisfazione? Due vocaboli diversi, la soddisfazione è sinonimo di
accontentarsi e puoi rimanere nel self( rari i casi che tu riesca a fare il
crack). Mentre ambizione a crescere e a
diventare uno scrittore vero e professionista del mestiere, comporta altri studi
e sacrifici e allora ci si affida ad una casa editrice, sempre che sotto esame
di commissione di esperti sia disposta a seguire e pubblicare il tuo libro.
Quindi concludo con una domanda: volete solo avere un hobby e una piccola
soddisfazione? Oppure volete affermarvi come scrittori professionisti facendolo
di lavoro e avendo gli attributi nel confrontarvi con personalità competenti e
con molti anni sulle spalle di esperienza di voi? Consiglio mio? Solo se avete qualità nella vostra base
allora andate avanti nel mondo serio di questo lavoro-arte, altrimenti lasciate
perdere e se ci riuscite andate per il self.
Domanda ovvia: chi sono
i tuoi poeti preferiti?
Allora premetto con
tutta onestà che il mio approccio alla poesia non è stato in nessun modo
influenzato ne diciamo rassomigliato a nessun poeta in particolare io sono
Samuele Di Banella e lo stile di ogni scritto sarà originale perché ci metterò
la faccia io.
Detto questo, i miei
poeti preferiti e che ammiro più di tutti sono: Giacomo Leopardi per la profondità di riflessione sull’esistenza e sulla condizione
umana nonché grande filosofo e di secondo è Giosue Carducci proprio perché è
differente da Leopardi come stile, attuando una forma di poetica molto più
classica e colta. Quello che apprezzo è che a volte si avverte nelle sue
liriche un’insoddisfazione profonda che lo spinge a rievocare con nostalgia il
passato.
Anche Carducci
quindi si scopre essere un uomo
inquieto, teso, turbato spesso dal pensiero della morte, che crede tuttavia
nella poesia come forma di alta consolazione proprio come me.
Ecco che mi rivedo
come carattere e mi rispecchio tra
Leopardi e Carducci un contrasto forte apparentemente insensato ma in
realtà con un senso.
Descriviti in qualche
riga.
Sono nato a Firenze
il 16.02.1989, vivo a Campi Bisenzio in provincia di Firenze. Ho moltissimi
interessi tra i quali la scrittura, lettura, l'analisi profonda sulle cose più
importanti e la necessità di catturare emozioni e riflessioni sulla vita
sentendo il bisogno di scriverle e comunicarle. Sono alla ricerca di tante
risposte sovrastate da milioni di dubbi e domande sul perché di svariate
situazioni che circondano me e l'intero universo.
Personalità lunatica
ed eclettica che nasconde anche una grandissima sensibilità.
Il mio estro
discontinuo, come la mia personalità che deve trovare la cosiddetta
ispirazione, a volte stupisce anche me stesso paragonandomi ad un pittore a
catturare idee e riflessioni sulla vita; esplorando verità che fanno a me
stesso, con il bisogno di scriverle in primis per me, ma anche per comunicare
emozioni belle e brutte, aiutare chiunque a cercar nuove risposte e coinvolgere
le persone che leggeranno le mie opere, con la speranza di lasciare un segno
positivo.
Il vero bisogno è
non aver paura di comunicare le proprie idee ed emozioni, qualunque esse siano
e stravolgere con originalità.
Hai mai pensato di
scrivere storie in prosa?
Si, questo è il mio
ultimo libro di poesie come già detto; adesso sto lavorando duro e sono ad un
passo dal mio nuovo romanzo e non mi fermerò.
8. Se io fossi un poeta emergente,che consiglio mi daresti?
Ti direi vai avanti
per la tua strada, non aver paura di sognare e di sbagliare perché è solo con
gli sbagli e le cadute che si diventa
bravi. Ma riguardati da tante persone che sembrano amiche e poi non lo sono,
perché questo è un mondo anzi un ambito
pieno d’invidia che spesso non sia arriva per meritocrazia e bravura ma
perché si ha le amicizie giuste per apparire senza nessuna qualità. Concludo
con una bella frase-consiglio che non è mia ma che è tra le mie preferite: “Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai
lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le
colombe.” Siate in ogni caso voi stessi con il vostro stile non cambiando
mai per nessuno, la vostra semplicità e seguite i vostri sogni, ma con furbizia
e prudenza.
Descrivi in cinque
parole chiave la tua poetica.
Introspettiva,
riflessiva, emozionante, profonda, controcorrente.
Raccontaci delle tue idee di progetti
futuri.
Sono arrivato alla
fine che faticaccia spiegare me e le mie idee, guardate che sono complicato eh!
(sorride) .
Come dicevo anche se
non posso dire molto sono alla fine del completamento della mio futuro lavoro
letterario ovvero un romanzo Psico-Thriller, spero di concludere tra fine Dicembre
e Gennaio anche se non posso assicurare i tempi.
Posso dire che sono
soddisfatto di questo lavoro e di questo genere che è nelle mie corde ed è
quello che mi appassiona e che continuerò.
Lavoro con un
grandissimo maestro della letteratura Alessio Follieri che crede nelle mie
capacità e autore del best seller “Ti
Racconto Di Lei” che mi sta seguendo passo dopo passo, aiutandomi affinché si
affini il mio romanzo fino a renderlo speciale come mi ribadisce sempre lui che
vuole il meglio per me. Colgo l’occasione per
ringraziarlo pubblicamente in
questa intervista anche se lo sa già. Lui crede molto in me, come io in lui e
crede nel mio romanzo. Mi bacchetta dove sbaglio mi fà i complimenti quando
miglioro e apprezza molto la trama e lo sviluppo del mio libro, mi reputa
umile e bravo e uno con delle qualità di
base. Che dire sono onorato di essere un
suo allievo che è una rarità, dove si vede che mi segue con costanza e
con lui esordirò col mio primo romanzo thriller. Ammetto che sono molto stanco
e provato perché scrivere questo romanzo, è voluto dire per me grossi impegni e
sacrifici di tempo, rinunce, arrabbiature e scontro con persone...ma adesso
piano piano dopo aver toccato il buio degli abissi, intravedo la luce. Spero di
fare un bell’esordio. Sono soddisfatto e sicuro che i miei sforzi saranno
ripagati.
Cosa ne pensate bookishbrainers? Dopo questa intervista noi non vediamo l'ora di leggere il nuovo romanzo di Samuele!
Cogliamo sicuramente l'occasione per ringraziare l'autore per aver tempestivamente risposto alle nostre domande e per aver svelato così tanti particolari del suo essere.
Cosa ne pensate bookishbrainers? Dopo questa intervista noi non vediamo l'ora di leggere il nuovo romanzo di Samuele!
Cogliamo sicuramente l'occasione per ringraziare l'autore per aver tempestivamente risposto alle nostre domande e per aver svelato così tanti particolari del suo essere.
GIVEAWAY
Ed ora -
rullo di tamburi - non dimenticatevi di partecipare al nostro Giveaway! Potrete
ricevere una copia elettronica del libro Emozioni di una vita!!
Le regole
sono:
*Seguire
questo blog (non ve ne pentirete xD)
*Seguire
la pagina dell’autore: http://samuele89scrittore.blogspot.it/
*Commentare
questo post e i successivi riguardanti questo libro!
Facoltative:
*Seguire i
blog del blogtour (qui il post introduttivo)
*Commentare
un altro post a scelta inerente all’iniziativa
*Condividere
questo post
Ricordate
che noi faremo anche un post riguardante Albion, quindi passate dalla nostra
collega I wanna be a Fangirl e controllate le sue recensioni :3
Qui sotto
vi lasciamo il Modulo!! :D
A PRESTO!
Intervista interessante, mi ritrovo d’accordo con l’autore su molti punti in particolare il fatto di “auto-sostenersi”, di trovare la forza per andare avanti dentro di sé; certo è indubbiamente importante avere anche una famiglia/degli amici che a loro volta ti supportano e ti sostengono. Mi è piaciuto molto il consiglio che ha dato ai poeti/autori emergenti e credo che possa essere un consiglio valido per tutti: è importantissimo essere se stessi, portare avanti le proprie idee anche se non sono sempre bene accolte, seguire i propri sogni e cercare in tutti i modi di realizzarli.
RispondiEliminaHai ragionissima, è davvero un ottimo consiglio :)
EliminaGrazie DORy sono felice tu abbia apprezzato il modo di comunicare le cose...e ricordo a tutti di andare sempre oltre al razionale oltrea ll'ovvio perché le risposte a volte si trovano proprio se ci si sforza a credere a quello che apparentemente è astratto e noi in gergo li chiamiamo spesso SOGNI..
RispondiEliminaSamuele Di Banella
Ottima risposta, grazie! *^*
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