Fu il
lontano 12 maggio dell'anno 2016 quando successe una cosa a dir poco
straniante, ma per raccontarvi l'accaduto devo prima soffermarmi sulla mia vita
quotidiana.
Studiando a Milano, in particolare tra Crocetta e Missori (a due passi dal Duomo) ho la possibilità di visitare quasi giornalmente le due librerie più diciamo "rinomate" della città, la Mondadori, con la sua casetta di Geronimo Stilton e tutti i classici esattamente come li vorrei sullo scaffale, e la Feltrinelli, con il suo magico settore dei libri in lingua e la sua vasta collezione di YA.
Studiando a Milano, in particolare tra Crocetta e Missori (a due passi dal Duomo) ho la possibilità di visitare quasi giornalmente le due librerie più diciamo "rinomate" della città, la Mondadori, con la sua casetta di Geronimo Stilton e tutti i classici esattamente come li vorrei sullo scaffale, e la Feltrinelli, con il suo magico settore dei libri in lingua e la sua vasta collezione di YA.
In
particolare, quel giorno apparteneva alla lunghissima e impegnativissima
sessione d'esami, periodo atteso peggio del winter di Jon Snow, in cui poche
anime coraggiose si azzardano ad uscire e a perdere tempo che non sia impiegato
nello studio.
Vi
starete chiedendo: ma a me frega? Ma attendete giovani spiriti, l’arcano verrà
presto svelato.
Quel
giorno si supponeva dovesse uscire un libro atteso da mesi e posticipato più
volte: The invasion of the Tearling.
Potevo
forse non uscire ed andarlo a comprare? Avrei potuto seriamente aspettare ad
aprire quell'edizione meravigliosa, ammirare avidamente i disegni interni,
annusare le pagine o spoilerarmi molto leggendo qualche frase in mezzo? La
risposta è no.
Io e i
miei impavidi seguaci (una sola amica, ma abbastanza nerd da capirmi) andammo
di fretta e furia, durante una pausa studio, verso la Feltrinelli per salvare
il libro perduto e correre via, mentre il timer esami scorreva e l'ansia di non
farcela cresceva.
Dirette in basso, schiviamo turisti, evitiamo
di perderci negli occhi dei bei maschioni nel settore manga (mamma mia, che
fighi), saltiamo in lungo scaffali dirette al settore fantasy e...
il libro
non si trova.
Non
avendo tempo ci dirigiamo verso la commessa e chiedo:
Io: “Avete The Invasion of the Tearling? :)”
Lei: “Esce
oggi!”
Io: “Uhm
sì lo so, ce l’avete?”
Lei: “No!” Sprizzando allegria da tutti i pori
“Deve arrivarci in mattinata”
Io: “Ah
ok ripasserò più tardi allora”
Al che la
sento ridere con una collega sul fatto che avessi chiesto un libro che IN
TEORIA doveva essere disponibile quel giorno. Ma cosa ridi di grazia?
Oh beh,
non c’è tempo per questo.
Corriamo
fuori dirette alla Mondadori, pregando che il libro sia già presente e sperando
non ci RI-prendano in giro (o il litigone ce lo piantavo).
Arriviamo
dall’altra parte del Duomo, dopo essere entrate in almeno 4 foto di turisti fregandocene
del rispetto reciproco (e anche amando un po’ il photobombing) e ci addentriamo
nella libreria Mondadori.
Decidiamo
di evitare la lunga ricerca e chiedere direttamente agli esperti, al che ci
mettiamo in coda per la cassa e al nostro turno…
Ecco svelato
l’arcano. Ciò che le mie orecchie udirono mi lasciò completamente interdetta:
Io: “Salve, avete The Invasion of the Tearling?”
Lei: “Ma
è un libro? :)”
O.o E’ un
libro?? E’ UN LIBRO?? Che cosa vuoi che sia!! Entro in una libreria e chiedo un
assorbente?? Ma signur!
Io: “Sì, è
un libro…”
Lei: “Ah,
allora devi scendere al -1, dove ci sono i libri”
Ah perché,
lì non c’erano? E io dove stavo controllando scusa? Nei banchi di frutta?
Continuiamo
l’avventura - con le lacrime agli occhi dalle risate -, aspettandomi di trovare
persone informate e possibilmente educate.
Scendiamo al fatidico piano -1, dove si dice ci siano cose che la commessa precedente non ha mai aperto, LIBRI. Ci dirigiamo verso il banco delle informazioni, in cui non esiste un’anima. Corriamo dalla parte opposta, il settore sconosciuto – quello dei dizionari – e chiediamo ‘sto ormai mitologico libro.
Scendiamo al fatidico piano -1, dove si dice ci siano cose che la commessa precedente non ha mai aperto, LIBRI. Ci dirigiamo verso il banco delle informazioni, in cui non esiste un’anima. Corriamo dalla parte opposta, il settore sconosciuto – quello dei dizionari – e chiediamo ‘sto ormai mitologico libro.
Io: “Salve, avete The Invasion of the Tearling?”
Lei: “Scusami?”
E già la risposta
non promette bene.
Io: “The Invasion of the Tearling, di Erika Johansen?”
Lei: “Ah, ma che cos’è?”
Io,
ridendo di brutto: “E’ un libro!”
Come dire…
seriamente, ma cosa chiedono di questi tempi nelle librerie???
Lei: “Ahahah
sisi, ma è un romanzo o…?”
Io: “Ah,
un fantasy!”
Lei: “Dovresti
guardare nei fantasy!”
LOL FACE,
come se non fosse stata la prima cosa che ho fatto scesa al -1!
Io: “Sìsì
ci sono andata, ma in teoria esce oggi, non è che per caso l’avete in .........magazzino
o non so?”
Lei: “Ah,
NOOO NO assolutamente no! Uscirà al pomeriggio tardi!! Nonono!”
Come
se io, povera lettrice spilorcia che va
in libreria solo per ammirare in lontananza, debba sapere gli orari del tuo
corriere!! Bah, chiedere mica costa nulla!!
Quiiiindi…
diciamo che il Bookish Problems di oggi era: “Quando vai in libreria ma i
commessi pensano di vendere gatti.”
Mi dispiace se vi ho fatto perdere tempo per questa cazz**ta, scusate il francesismo, ma ci sono rimasta malissimo!
Mi dispiace se vi ho fatto perdere tempo per questa cazz**ta, scusate il francesismo, ma ci sono rimasta malissimo!
Un conto
è dire che non hai mai sentito il libro, un conto è chiedere che cos’è!
In tutto
ciò spero eventuali librai non si offendano, il mio era un racconto scherzoso
:D
Amo
sempre la commessa della Feltrinelli che conosce qualsiasi cosa e fa paragoni
aulici e strafighi fra tutti i libri che vedo *___* (Se ti riconosci, palesati!)
Quiiiindi…
ok vi è mai successo?
OK, via
un contest! Le cose più assurde che vi sono successe in libreria :D
NON SI
VINCE NULLA :D
Ahahaha
scusate l’entusiasmo xD
-G
Ahahah, io sto ancora ridendo e non riesco a smettere! Insomma la vicenda di cui ci hai parlato sembra ai confini della realtà XD
RispondiEliminaComunque, io vado da quasi dieci anni nella stessa libreria e lì io e i commessi ci conosciamo abbastanza bene (al punto che a volte sanno cosa voglio acquistare prima che io chieda XD).
La cosa più "assurda" (non più di tanto in effetti, e sono quasi sicura di non essere l'unica) è che io so quando deve uscire/è uscito un libro meglio dei commessi. :)
Come sempre fantastico articolo! ^_^
Baci a tutte!
Ma che bellezza! Mi piacerebbe molto fare amicizia con dei librai *___*
EliminaBacii
Ciao, sto ridendo come una pazza, so perfettamente cosa provi, per la serie vai in libreria con la vana speranza di trovare, il libro che cerchi da mesi e non lo trovi... Circa tre mesi fa, cercavo la serie di "10 Piccoli respiri " della Tucker, tutti i libri in un unico volume, abitando in un piccolo paese, dimenticato da tutti e tutto, vado nella città più vicina al mio paese, entro in libreria e chiedo " Avete i libri della Tucker ?", la commessa mi guarda e mi risponde " Non conosciamo nessuna scrittrice con questo cognome ", va bene o.O " può vedere se per caso nei magazzini o al computer ? ", domando sempre ottimista, lei annuisce e controlla, dopo circa un quarto d' ora dopo, mi risponde che né nei magazzini e né nel computer vi nessuna traccia del libro... Insomma, la settimana dopo vado a Roma, per un week-end è mi fermo nella libreria della stazione e li l'ho trovo... Finalmente... =)!
RispondiEliminaAhahahah anche se non la conoscono non vuol dire che non esista xD
EliminaIo ho optato per gli acquisti su Amazon dopo quell'esperienza xD
Sto ridendo male! XD
RispondiEliminaMi è successa la stessa cosa con "Red Rising", il commesso che mi chiede "Ma cos'è?" Sul serio, a volte mi chiedo se abbiano qualche serio problema e non si rendano conto del luogo in cui lavorano...
Questo è uno dei motive per il quale mi piacerebbe trovare un lavoro in libreria, renderò fieri quei poveri libri! :3
Siii i librai nerd sono sempre i migliori! DIVENTALA! Ahahah
EliminaComunque Red Rising... Poco conosciuto insomma xD
Sto ridendo tantissimo, forse riderò per tutto il weekend! xD
RispondiEliminaA me è capitato di chiedere un libro e non c'era, ma per fortuna non mi hanno mai chiesto "cosa fosse" quando dicevo il titolo.
Credo che mi sarebbero usciti gli occhi fuori dalla testa!
Ahahahah devo dire che quando me lo sono sentita dire è stato relativamente destabilizzante xD
EliminaMamma mia che avventura, sto ancora ridendo xD
RispondiEliminaNella mia città c'è una libreria bellissima e fornitissima, con commessi che fortunatamente sanno di vendere libri!
Mi è capitato solo una volta, in un'altra libreria, di ricevere una risposta che mi ha lasciata un po' perplessa: all'uscita di The Treatment, attesissimo seguito di The Program di cui tutti parlavano da settimane, mi reco in libreria e, non vedendolo tra gli scaffali, chiedo al commesso: "Avete The Treatment di Suzanne Young?" e lui mi risponde "Ma è famoso? E' appena uscito?"
Poi naturalmente ci sono quei commessi che non sanno molto l'inglese e chiedono come si scrive il titolo del libro che stai cercando, ma è comprensibile.
La tua storia è comunque imbattibile, i commessi che chiedono cosa è mi hanno lasciata di stucco!
Ahahahah è famoso?? Nono proprio per niente xD
EliminaPenso tu sia la prima persona che sento elogiare la libreria della sua città! :D Beata tee xD
Per fortuna non ho avuto i tuoi stessi problemi G. anche se chiedevo libri con titoli in inglese ad un caso controllavano prima al computer se ci stava e poi vedevano insieme a me negli scaffali e proprio due settimane fa gli ho chiesto The queen of the Tearling e prima ha controllato con me negli scaffali e poi al pc (tra l'altro non c'era e lo ordinano a settembre). Questo nella mia Mondadori di fiducia :D
RispondiEliminaMa che dolcini! Comunque se a breve leggerai The queen of the Tearling facci sapere cosa ne pensi!! E IL SECONDO E' ANCHE PIU' STUPENDO! *^*
EliminaCiao! Ho adorato il tuo Post e ti capisco, sul serio.
RispondiEliminaIo, nel periodo dei favolosi sconti, sono andata in giro a cercare i libri prequel di Cassandra Clare.
Entro in un negozio e visto che zoppicavo domando direttamente alla cassa.
- Scusi avete L'angelo o il Principe di Cassandra Clare?
Commesso1: Prova a guardare nello scaffale fantasy?
(L'esatto opposto della cassa, a km di distanza).
Non mi arrendo e con la mia buffa andatura sbircio tra gli scaffali, di questi romanzi della Clare (sullo scaffale più altro) neanche l'ombra.
Torno alla cassa ed il commesso1, visibilmente seccato, mi dice che ricordava ci fossero questi libri, prendendomi in giro per i titoli.
Io gli rifilo due minuti di discorso sulla Serie, i titoli originali e le diverse edizioni che la casa editrice ha stampato in Italia.
Commesso2 vedendo che non mollavo la presa mi accompagna di nuovo dall'altra parte della libreria e in una scatola, sotto un tavolo, tira fuori i nuovi arrivi.
"L'angelo" è finalmente mio <3 <3 <3
Pago ed esco, più zoppa di prima, ma felice.
Leryn
Perdona gli errori di battitura, non ho riletto XD
EliminaNooo ma che pessimo il commesso! Cavolo valli a prendere tu i libri invece di fare il pigro!!! Per fortuna che c'era alla fine *^* E inoltre hai preso il libro meno toccato di tutti xD
EliminaMa oh mio Dio! Grazie per aver condiviso questo racconto con noi, ahahaahha. Ormai i commessi sono diventati peggio di Gaston! Buona domenica a tutte e tre :*
RispondiEliminaAhahahahah si vede che molti lavorano senza passione xD
EliminaBuoon weekend!!