21 maggio 2016

CALICO BLUES, Michele Mingrone

Buongiorno Bookish people! Come state? (Vogliamo conoscervi meglio, diteci qualcosa di voi nei commenti please *.*)
Anyway, oggi pubblichiamo un’altra recensione di un libro che ci è stato molto gentilmente mandato, in questo caso dalla Nativi Digitali, casa editrice che adoriamo! (I loro ebook sono a pochissimo e danno molto spazio ad autori italiani più che stranieri!)

Eccovi la nostra recensione :)

Titolo: Calico Blues
Autore: Michele Mingrone
Formato: Ebook
Prezzo: 2.98
Editore: Nativi Digitali
Link d'acquisto: clicca qui

TRAMA

Aldo, ragioniere per necessità ma fumettista per passione, pensa di aver trovato i personaggi che gli regaleranno la tanto bramata notorietà: Calico, una fascinosa cantante blues di facili costumi, e suo fratello Jack, un cowboy molto, ma molto poco raccomandabile.
Ma le cose si complicano quando, Elena, la fidanzata di Aldo, trova nella sua camera un tanga arancione, identico a quello disegnato per Calico. Che il nostro ragioniere abbia suo malgrado scoperto un ponte tra il mondo reale e quello dell’immaginazione? E quali saranno le conseguenze?
 Con “Calico Blues”, Michele Mingrone prende in prestito elementi da vari generi (fantastico, comico, erotico, western…) per tratteggiare una storia dal ritmo forsennato che trae spunto a piene mani dal mondo dei fumetti, in tutte le sue sfaccettature.





RECENSIONE

Oggi finalmente posto la recensione di Calico Blues! L’ho letto secoli fa ma, vuoi per una cosa o per un’altra, non ho mai scritto la recensione.

Parto con la premessa che io ho adorato questo libro! L’ho letto in poche ore e tutto d’un fiato (anche se l’effettiva lunghezza mi ha aiutata in quest’impresa).

La trama è relativamente semplice, nel senso che rispecchia esattamente la sinossi qui sopra, mentre definire il genere è un’impresa decisamente ardua. Io penso di poterlo considerare una commedia nera, un romanzo dell’assurdo, o anche un romanzo di realismo magico. Non saprei definirlo, ma quel che è certo è che mi sono spanciata dal ridere in molti momenti e l’angoscia in altre parti è stata decisamente elevata.

Non avevo mai letto un libro di questo genere prima d’ora, quindi non ho moltissimi termini di paragone (diciamo pure nessuno) ma mi ha ricordato film come Ex terminators di John Inwood o Killer Joe, di William Friedkin (ora, sia chiaro amanti del cinema là fuori, io NON ME NE INTENDO AFFATTO, se quindi ho detto una castroneria vi autorizzo a linciarmi!). Certo, paragonare Calico blues ad un qualsiasi film del Regista del Male è decisamente inappropriato, in parte anche perché questo libro in certi punti è estremamente leggero. Spesso e volentieri mi sono lanciata in una risata fragorosa (in treno, ergo in pubblico… shame on me), nonostante il romanzo sia secondo me sul cupo.

Lo stile è stupendo, la scrittura mi ha molto colpita e i personaggi sono meravigliosi. Nonostante non sia un libro contemporary, i personaggi sono caratterizzati molto bene e in poche pagine; mi è sembrato di conoscere quasi il protagonista Aldo e la sua fidanzata Elena, di averli incontrati per strada e di aver amici somiglianti a loro (io mi rispecchio nell’amica eremita e zitella di Elena, sempre pronta a dispensare buoni consigli sui ragazzi ed essere single dalla 5° elementare – scusate la digressione, in realtà questo personaggio appare in pochissime righe).

“Quando entra per la prima volta in un’agenzia interinale, vestito come un manichino Upim, si sta ancora illudendo di cercare un lavoretto temporaneo che gli permetta di vivere in quel breve intermezzo di tempo che ancora lo separa dall’inevitabile successo mondiale; dopo otto anni in ufficio, il concetto di “temporaneo” gli appare sempre più sinistro, e il concetto di “successo mondiale” è diventato ormai da tempo niente più di uno scherzo tra amici.”

La vita di Aldo è applicabile in certi versi ad ognuno di noi: lavora come ragioniere nonostante quel posto non gli vada giù, aspettando un’occasione, che mai arriverà, per sfondare come fumettista, ha una catapecchia come appartamento e l’unica cosa bella della sua vita è Elena. Il fatto che sfoghi in pornazzi manga le sue fantasie represse, mentre cerca di creare fumetti sensazionalisti alla base di quello che il commercio vuole, è una cosa decisamente comune, ma che quasi nessuno ammette (p.s. se non siete a vostro agio con la sessualità esplicita non leggetelo, è molto presente e in molte forme diverse, ma se non vi disturba e avete la mente un po’ aperta e lo spirito noir, direi che questo romanzo vi lascerà decisamente soddisfatti).
Così, un giorno, il fumetto di Calico, il suo più recente abbozzo di donna molto gnocca e molto zoccola, prende vita e si presenta alla sua porta, chiedendo aiuto per scappare dal fratello e conoscendo tutti i pensieri e tutte le esperienze del suo creatore.

Altro non voglio dire se non che leggerò sicuramente altro dell’autore, il cui stile mi piace molto!

Se non vi turba la dark comedy dovreste decisamente dare una chance a questo romanzo!

Voi l'avete letto? Se non l'avevate mai sentito, ora vi ispira?

2 commenti:

  1. Ciao! Autore e titolo che non conoscevo assolutamente, non penso sia il mio genere però grazie per avermelo fatto conoscere!

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