Buonasera a tutti! Sono ancora –G, vi porto una recensione
di un libro che vedo molto in giro fra voi cari blogger: Vietato leggere all’inferno!
Purtroppo per me, non mi ha fatto impazzire – a differenza di moltissime
persone di cui leggo la recensione, quindi
non fatevi ingannare dai miei giudizi e se vi ispira PRENDETELO! (L’e-book
è gratis, just to say XD)
Intanto vorrei ringraziare la responsabile di Speechless
per avermi inviato il libro in cambio di una recensione onesta, che onesta
sarà! Senza indugi, eccovi la mia opinione.
Titolo: Vietato leggere all’inferno
Autore: Roberto Gerilli
Editore: Speechless
Pagine: 338
Prezzo Cartaceo: 12,90 €
Prezzo E-Book: GRATIS
TRAMA
Mi chiamo Amleto Orciani e sono un libromane. Ho
trentacinque anni e mi faccio dall’età di dodici, quando la lettura era ancora
legale. Ho iniziato per scherzo con L’isola del tesoro e non ho più smesso.
Leggere è la prima cosa a cui penso quando mi sveglio e l’ultima prima di
andare a dormire. Sono talmente assuefatto da conoscere il significato di
parole come paradosso, pennivendolo e opulenza. Insomma, uno sniffa-inchiostro
senza speranza. Vivo vicino ad Ancona, lavoro come inserviente in un discount
di bricolage e arrotondo spacciando romanzi alla gente della zona. La mia vita
non è un granché, ma mi ci trovo. Il problema è che vorrei avere più soldi, per
questo accetto di aiutare Eleonora. La ragazza è brava, ma così folle da voler
cambiare il mondo dell’editoria da sola. Per seguirla mi tocca coinvolgere
amici discutibili e incontrare gente che preferirebbe vedermi morto (il
Bibliotecario ti dice niente?). Meno male che ho dalla mia Caterina, una camgirl
con un secondo lavoro ancora meno presentabile del primo, però non sono sicuro
mi possa salvare il culo, stavolta. Se ne esco vivo, giuro che smetto di
leggere. Forse. Vietato leggere all’inferno racconta la mia storia. Non insegna
qualcosa che vale la pena conoscere, non ci sono buoni sentimenti o altre
cazzate ma per sballarsi con gli amici è perfetto. Provalo, e fammi sapere se
funziona.
RECENSIONE
Per cominciare, sono certa che lo scrittore sia molto
colto e intelligente. Inoltre questo romanzo ha molte recensioni positive, il
che mi fa assolutamente piacere, per non parlare del fatto che per essere un
autore non molto conosciuto è stato letto da molti.
Ma a me questo libro non è piaciuto.
Ha potenziale, non lo nego: l’idea che la letteratura possa
diventare illegale per far fronte ad una realtà editoriale sempre più
commerciale ha del brillante, senza contare il fatto che la scrittura è fluente
e alle volte divertente.
E allora perché non l’ho apprezzato?
Beh, inizio dicendo che poteva essere un argomento
approfondito molto meglio, sicuramente non mi aspettavo che il libro diventasse
una specie di action movie con tette e soldi. Appena entrano nel mondo
dell’editoria, persone li vogliono uccidere e tutti – a parte il protagonista –
si trasformano in super ninja combattenti (tutti nel senso le due ragazze,
anche se una lo è già, quindi immaginatevi i pensieri impuri dei ragazzi, come
la voce narrante, quando vedono tette combattere). Ad un certo punto il romanzo
sembra diventare solamente una grande fantasia del protagonista, sempre lesbica
chiaramente, e non ne ho capito il motivo. Se l’idea era far sembrare il mondo
editoriale una specie di “mafia” in cui nessuno può uscirne, così è stato, ma
in uno stile troppo volgare e superficiale a mio parere.
Da qui in poi entrerò nella trama, senza spoiler, ma se
volete leggere il libro blind non continuate.
Amleto, un nome una garanzia, è un libromane, non ha
grandi sogni o speranze e di tutto incolpa quei fattoni hippie dei suoi
genitori. Non è brutto – la barba attrae sempre – ma nemmeno bello. Okay,
questo è tutto ciò che sappiamo del protagonista, nient’altro di memorabile.
Nessuna spiegazione approfondita dei personaggi se non qualche stereotipo di
qua e di là.
Un giorno una ragazza, Eleonora, gli propone di lavorare
con lei per creare una casa editrice in grado di cambiare le cose. E fin qua,
tutto okay.
Come pensano di cambiare le cose? Un gruppo composto dai
nostri due amici Amleto e Eleonora con un’altra ventina di ragazze casalinghe
libromane come loro si mettono a scrivere un libro.
Cosa? Sono l’unica che pensa che la scrittura non sia per
tutti? Che ci voglia talento e inventiva e molto molto lavoro? In due settimane
questo gruppo di scapestrati ha creato il libro del secolo, tutti coloro che lo
leggono piangono lacrime di gioia e sembrano aver visto Dio sceso in terra.
What?
Andiamo avanti.
I colpi di scena sono, sempre a mio parere, prevedibili e
noiosi. Nessun vero personaggio è esplorato e ritengo che l’aggiunta di
citazioni di libri, per quanto fatta bene e colta, abbia reso la scrittura a
volte troppo forzata. (anche io leggo libri, ma non li cito a memoria al
momento giusto… vorrei, chiaro, ma non funziona così)
E per finire ecco una cosa che mi ha proprio infastidita,
anche se PALESEMENTE lo scrittore non ci ha proprio fatto caso:
“Quella a sinistra, infine, è seduta sul cofano, e prova pose sexy per fotografarsi con il suo cellulare. Credo sia un trans. Rabbrividisco. […]<Allora abbiamo le due sorellastre di Cenerentola e il principe rosa.> <Principe?> <Quella a sinistra non ti sembra un trans?> <Oh merda! È vero. Abbiamo Trans Charming di fronte a noi.>”
Chiedo scusa, non è la lesbica che sta parlando? Adesso,
ero convinta che l’aggiunta di un personaggio omosessuale fosse indice di apertura
mentale, ma dopo queste affermazioni mi rendo conto che Caterina sia solo una
bella fantasia (con molte tette) sessuale e non serva ad avere un potere
educativo e di apertura. Inoltre questi commenti sono stati non necessari e
decisamente stupidi. Io li ho ritenuti molto offensivi, non mi sognerei mai di
dire “Oh Merda” vedendo un trans sessuale, soprattutto nel 2017,
in
cui in America sta girando la Diversity Challenge, molto sentita e necessaria
per molte persone. Io, che sono una etero bianca assolutamente comune, ne sono
rimasta offesa. Mi immagino persone un attimo più sensibili.
Il main point di questo romanzo è che bisogna smetterla di
far girare cretinate solo per vendere, come i romanzetti rosa scemi o chessò, o
ritenere la letteratura impegnata solo una cosa “dei pochi”, ma non mi sembra
questo sia il romanzo giusto per iniziare. Se così fosse, non ci sarebbero
scene che piacciono solo ai cinquantenni infoiati (scusate la franchezza) o
nessun commento educativo e illuminante.
Quindi: non mi ha lasciato niente, non mi ha fatto ridere,
non mi ha fatto riflettere e mi ha infastidita in certi punti.
Probabilmente sono io che non l’ho capito, e se qualche
fan volesse commentarmi mi farebbe seriamente piacere, ma non posso recensirlo
con più di 2.5 stelle.
Mi dispiace davvero, aveva molto potenziale!
Ciao ❤
RispondiEliminaSono una di quelle che ha letto il romanzo e a cui è piaciuto molto, ero alla ricerca di un distopico e questo è caduto a fagiolo.
Personalmente, i personaggi sono pochi, ma non descritti a tutto tondo e Caterina mi è sembrata la più superficiale di tutti.
L'unico colpo di scena per quanto riguarda i nostri protagonisti è solo per Eleonora, quando si scopre di chi è figlia.
Vi sono numerose scene di azione, colpi di scena e qualche citazione qua e là. Credo che mi sia piaciuto così tanto perché non sono partita pensando di trarne una riflessione, ma semplicemente per catapultarmi in un'Italia con la legge Montag e seguire le vicende di Amleto, Eleonora e Caterina :)
Ciao cara!
EliminaMi fa sinceramente piacere che tu l'abbia apprezzato, e vedendo le recensioni in giro so di essere in netta minoranza :)
Io personalmente apprezzo un libro quando i personaggi sono fatti bene e/o la storia mi prende, e questo non è il caso purtroppo D:
Ma hai ragione, avrei dovuto leggerlo senza sperare in un cambiamento radicale della mia esistenza o cose così XD
Prendo troppo sul serio molti libri, è un mio "difetto" - dipende dal punto di vista dai - e so che sapete che questa è solo la mia opinione, che non ne pregiudica nessun'altra ahahah
Scusami il ritardo nella risposta, non ho proprio visto che avevi commentato!!!
A presto ^^
-G