Titolo: A little something different
Autore: Sandy Hall
Copertina
flessibile: 246 pagine
Editore:
Feiwel & Friends
Lingua:
Inglese
In
Italia: "Qualcosa di molto speciale"
TRAMA
L’insegnante
di scrittura creativa, il ragazzo delle consegne, le bariste di Starbucks, il
suo migliore amico, la sua coinquilina e lo scoiattolo del parco hanno tutti
una sola cosa in comune – credono che Gabe e Lea debbano stare insieme.
Lea e
Gabe sono nello stesso corso di scrittura creativa, colgono gli stessi
riferimenti nerd, ordinano lo stesso cibo cinese, escono negli stessi locali.
Purtroppo, però, Lea è riservata, Gabe ha dei problemi e, nonostante la loro
reciproca cotta iniziale, sembra che non riusciranno mai a far funzionare la
cosa.
Ma in
qualche modo, anche quando non sta succedendo niente, qualcosa accade tra
loro, e tutti lo vedono. La loro
insegnante di scrittura creativa li fa lavorare in coppia. Le bariste di
Starbucks guardano la loro relazione come se fosse una serie TV. L’autista del
pullman parla di loro alla moglie. La cameriera alla tavola calda li fa
automaticamente sedere insieme. Persino lo scoiattolo che vive nel giardino del
college crede nella loro relazione.
Sicuramente
Gabe e Lea capiranno che sono destinati a stare insieme…
RECENSIONE
“I have hundreds of kids getting on and off this bus every day. There are always a couple who stand out. Sometimes it’s because they’re just noticeable looks-wise, or sometimes it’s a simple case of logistics, like they always get off at a weird stop. My wife, Margie, loves to hear about all of them.
Lately I’ve been telling her lots of stories about these two kids, a boy and a girl. There’s something different about them”.
Libro e
trama non sempre vanno a braccetto, ma in questo romanzo abbiamo esattamente
quello che ci saremmo aspettati. E’ probabilmente il primo libro che abbiamo
letto dove la trama coglie perfettamente l’essenza del romanzo, quindi,
lettori, prestate attenzione!
Tutte le
fangirl o i fanboy là fuori conosceranno perfettamente la sensazione di vedere
due persone, chiaramente fatte l’una per l’altra, agire stupidamente e
crogiolarsi nella loro tensione sessuale senza avere effettivamente
l’intenzione di cedere e “vivere felici e contenti”. E se conoscete il dolore
di avere una OTP (o di più se, come noi, seguite un infinito numero di serie
TV) questo è il libro per voi!
Quello
che abbiamo realmente apprezzato in questo romanzo sono i 14 (sì, 14!)
narratori.
Normalmente saremmo inorridite – in molti libri anche solo seguire due punti di vista è complicato – ma qui, qui è puramente geniale. Nessuno dei narratori è il protagonista, perciò viviamo la love story di Gabe e Lea attraverso gli occhi dei loro amici, insegnanti, cameriere e persino passanti. Le persone li vedono, se ne innamorano e soffrono per loro perché tutto porta a credere che non ce la faranno - probabilmente uno di loro (scommettiamo Tabitha) scrive pure fan-fiction sulla nostra coppia! E’ un interessante accorgimento che cambia una normale e banale storia d’amore in un romanzo divertente e brioso!
Personalmente,
pensiamo che la storia non sarebbe stata così interessante se fosse stata
raccontata nel modo tradizionale; i vari narratori mantengono le cose eccitanti
e ti fanno ridere quando la situazione si fa pesante.
Probabilmente,
alla fine, se la storia fosse stata raccontata dal punto di vista di Gabe e
Lea, tutto quel “sarà-o-non-sarà-chissà” ce l’avrebbe fatta odiare. Sono
semplicemente troppo impacciati e timidi e i loro disperati pensieri avrebbero
reso la storia una noiosa e già letta soap opera!
Invece,
così, possiamo ridere con i sarcastici Victor e Charlotte, fangirlare insieme a
Tabitha, Maxine e Inga e complottare per trovare un modo di far mettere insieme
la nostra coppia con Maribel, Sam, Bianca e Casey. Proprio come noi, sono
persone normalissime e talmente diverse le une dalle altre che ognuno può
trovare il suo alter ego in uno dei narratori! Forse è proprio questo il motivo
per cui siamo contente semplicemente di guardare il realizzarsi della storia di
Lea e Gabe, e non sentiamo il bisogno di identificarci in loro (come succede
con altri romanzi).
Per informazione generale, ecco la lista completa dei 14 narratori:
Maribel (coinquilina di Lea), Inga (insegnante di scrittura creativa), Panchina (nel parco), Sam (fratello di Gabe), Scoiattolo (!), Victor (compagno di corso), Bob (conducente del bus), Casey (amico di Gabe), Maxine (una cameriera), Danny (amico di Lea), Pam (la moglie di Inga), Charlotte (una barista), Hillary (compagna di corso), Frank (ragazzo delle consegne del ristorante cinese)
Abbiamo
adorato Victor come narratore, è sarcastico, blasè e odia il continuo
tergiversare della coppia ma, purtroppo, si trova costantemente sulla loro
strada. È spassoso il modo in cui, cercando di evitarli, viene sempre attirato
dalla loro idiozia. Victor riflette perfettamente i nostri pensieri quando la
situazione rasenta l’assurdo.
La barista
Charlotte, all’inizio è assolutamente insensibile ai problemi dei nostri
protagonisti; non riesce a capire tutta l’agitazione verso questa coppia: le
sue colleghe li shippano talmente tanto (probabilmente a livello fan-fiction)
che non sono in grado di parlare d’altro! Lei invece li trova annoianti e
imbarazzanti, e oltretutto Gabe non riesce mai a capire cosa gli stia dicendo e
questo la infastidisce oltremodo. Ma è esattamente il tipo di fangirl che cerca
di negare il suo amore e la sua ossessione fino a quando non ne può più e si
mette a cogliere i loro sguardi in maniera ossessiva e compulsiva. In compenso,
abbiamo follemente amato la sua scena con Gabe (Charlotte sei stata sgamata!
Sappiamo che tifi per lui!).
Un altro
punto di vista molto interessante, è assolutamente quello di Inga, la loro
insegnante. Ogni anno, nel suo corso, trova una nuova OTP e cerca di farla
avverare – praticamente si comporta come farebbe ogni fangirl degna di questo
nome nel mondo, se ne avesse la possibilità -. E siamo assolutamente con lei!
Possiamo tutte provare la sua stessa passione nell’odiare a fondo Hillary (la
classica biondona con una cotta per Gabe), perché cerca di interferire con la
sua missione “mettiamo-finalmene-insieme-Gabe-e-Lea”.
Quindi,
se poi dovessimo scegliere un paio di personaggi per saperne di più sulle loro
storie, sceglieremmo sicuramente questi tre (e probabilmente Maribel… ma solo
per sapere se lei e Casey alla fine si metteranno insieme. Toh guarda, quante
OTP esistono in questo romanzo).
Non tutti
i narratori sono effettivamente completi e utili come questi tre. Non abbiamo
capito fino in fondo il punto di vista dello scoiattolo (a parte l’essere
adorabile e far sembrare Gabe e Lea mentalmente instabili) e della panchina,
anche se è stata indispensabile in una delle nostre scene preferite.
Probabilmente, però, ripensandoci meglio, esprimono i pensieri cosiddetti
“inconfessabili” della coppia.
Gabe è
timido, e non in modo normale. No. È il tipo di timidezza da
mi-piaci-ma-sono-troppo-nervoso-anche-solo-per-guardarti-scordiamoci-il-parlarti.
Fortunatamente ha, più o meno, una buona ragione per le sue azioni. E se non fosse stato
così scrupoloso nel provare a nascondere i suoi motivi (senza troppi risultati, vorremmo
aggiungere), non sarebbe stata una gran cosa. Quindi, invece di dirlo semplicemente, rimaneva in silenzio. Com’è
prevedibile, Lea ha subito pensato di non piacergli e questo ha portato a
lacrime e odio verso la razza maschile e troppa frustrazione (per noi). Ora,
Gabe… Perché accipigna non hai detto niente? Ci avresti risparmiato parecchia
angoscia! Anche se, c’è da ammetterlo, questo suo comportamento ha portato a
qualcuna delle nostre scene preferite e, certamente, tra le più emozionanti del
libro. (Una in particolare, in cui lui scrive una lista di tutte le cose che
avrebbe dovuto dirle, ma non ne è stato in grado… strappalacrime).
Però, qualcuna di noi pensa
che lui voglia solamente riprendere il controllo della sua vita, pretendendo
che sia tutto come prima, e possa essere quindi giustificato.
Anche se,
diciamolo… Gabe! Non puoi abbatterti per sempre, per favore dacci pensieri
positivi! Ristabilisci il tuo chakra!
Lea,
d’altro canto, è allegra, civettuola e apertamente presissima dal nostro
ragazzo. Anche se ogni tanto può essere
insicura, ogni volta che Gabe le parla (o meglio, sta in silenzio), cerca di
metterlo a proprio agio. Non riesce a capire il suo comportamento bipolare
verso di lei e, giustamente, quando le spiega la ragione, lei si incazza
sontuosamente. Insomma, avrebbe dovuto dirglielo prima. Nonostante Lea sia
decisamente molto meno impacciata di Gabe, la sua cotta per lui è sicuramente
molto più stimolante e divertente raccontata da un’altra persona.
La
scrittura di Sandy Hall è divertente e scorrevole e la sua idea è assolutamente
vincente! Raccomandiamo questo libro se avete bisogno di rilassarvi e cercate
una storia leggera, acuta e, soprattutto, romantica.
E poi..
la copertina! È esattamente come la storia: affascinante, tenera e perfettamente
in linea con lo spirito del racconto. Semplicemente meravigliosa!
Infine,
per lasciarvi, ci diletteremo con il compito assegnato nella classe di
scrittura creativa di Inga e descriveremo questo libro senza aggettivi:
“A little
something different è il genere di libro che a molti di noi potrebbe non
piacere. Romanticismo, equivoci e frustrazione non sono cose per tutti ma più
si legge, più si è catapultati nella storia di Gabe e Lea. Il bisogno di sapere
se ogni sofferenza raggiungerà una fine da storia d’amore, ci ha portate a
divorare questo libro in men che non si dica. ”
Eccomi come promesso! *_* Complimenti per la recensione! :) Ovviamente mi ci ritrovo tantissimo e non posso che sottolineare che, una volta tanto, la trama e il libro coincidono! (e' veramente una cosa più unica che rara :) ) e complimenti per "l'esercizio di scrittura creativa" *_*
RispondiEliminaGrazie mille *.* E' stato un po' un parto farlo, ma noi non siamo studentesse di Inga, siamo giustificate dai :D
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