Buongiorno,
bookish people! Oggi c’è aria di recensione spoiler free e quindi –B vi parlerà del primo
capitolo della nuova saga di Renée Ahdieh, Flame in the Mist. Consigliato a
tutti quelli che amano l’autrice e la storia di Mulan.
TITOLO: Flame in the Mist
AUTORE: Renée Ahdieh
CASA
EDITRICE: Putnam
PAGINE: 392
PREZZO: 11,66 euro
LETTO IN: Inglese
TRAMA:
Mariko,
figlia di un importante samurai, ha sempre saputo quale sarebbe stato il suo
futuro. Potrà anche essere una geniale alchimista, il cui intelletto eguaglia
quello del fratello Kenshin, ma visto che non è un uomo la sua vita è già stata
decisa. A soli diciassette anni, Mariko è promessa sposa a Minamoto Raiden, il
figlio della concubina preferita dell’imperatore, un matrimonio politico che
eleverà il rango della sua famiglia. Ma sulla strada per la città imperiale,
Mariko si salva per poco da un’imboscata tesale dal pericolosissimo gruppo di
banditi conosciuto come Black Clan, che scopre essere stato ingaggiato per
ucciderla.
Travestita
da ragazzo, Mariko si infiltra nel Black Clan per scoprire chi la vuole morta.
Ma, una volta nella banda, Mariko si trova per la prima volta apprezzata per il
suo intelletto e le sue abilità, scoprendo inquietanti verità che faranno vacillare
le sue certezze.
RECENSIONE:
“I’ve never been angry to have been
born a woman. There have been times I’ve been angry at how the world treats us,
but I see being a woman as a challenge I must fight. Like being born under a
stormy sky. Some people are lucky enough to be born on a bright summer’s day.
Maybe we were born under clouds. No wind. No rain. Just a mountain of clouds we
must climb each morning so that we may see the sun.”
Si vede che
Reneé Ahdieh ha fatto le sue ricerche perché il libro, ambientato nell’antica
Cina, è pieno di dettagli culturali molto specifici, per non parlare dei
termini cinesi. Ora, io non sono laureata in cinese quindi non posso dirvi con
certezza che queste non siano tutte robe inventate, ma dall’esterno sembrano
dettagli troppo specifici per essere stati creati di sana pianta.
Se questo
non fosse già un motivo per leggere il libro, la storia è un retelling di
Mulan. Quando prendo in mano dei retelling ho sempre un po’ il timore che le
storie siano uguali all’originale, ma ancora una volta l’autrice ha dissipato i
miei dubbi. Ad essere sincera, se non avessi saputo che questo era un
retelling, non me ne sarei neanche accorta. Gli unici due dettagli che possono
essere ricollegati a Mulan, sono che la protagonista si fa passare da uomo e
che è una super badass. Punto. La storia è completamente diversa, situazioni e
personaggi sono frutto dell’autrice e mi piace che abbia solo preso un’idea
iniziale e poi se ne sia andata per la sua strada (d'altronde così era successo
anche ne’ La moglie del califfo).
La storia è
particolare, abbiamo la nostra dose di intrighi politici, magia nera, avventure
e personaggi che non sono chi dicono di essere. Non avviene quasi mai quello
che ti aspetti, tutti i personaggi hanno qualcosa da nascondere e la vicenda è
un susseguirsi di atmosfere dark e divertimento.
Mariko, la
protagonista, fa parte di una famiglia prominente ed è la necessità che la fa
travestire da uomo. All’inizio vuole scoprire chi la vuole morta perché sa che
tornando a casa potrebbe essere accusata dall’imperatore di non essere più
pura, a causa dall’attacco dei briganti che potrebbero averla stuprata,
gettando quindi disonore sulla sua famiglia. Sicuramente, però, il fatto di non
voler assolutamente diventare la sposa del figlio bastardo dell’imperatore
tiranno, gioca un fattore vitale nelle sue decisioni. Mariko è da sempre stata
cresciuta come una perfetta donna aristocratica, il suo senso della curiosità e
coraggio soppressi. Ma, nonostante questo, è una grande inventrice e mi piace
che non sia subito anche una grande e coraggiosa combattente. Quando la sua
carovana è attaccata nel bosco, lei è terrorizzata e l’unica cosa che la fa
scappare è la paura di essere uccisa. Durante la sua fuga nel bosco si trova
costretta ad uccidere un uomo e, in quel momento, decide di scoprire perché i
briganti del Black Clan (spietati ma che, prima d’ora, non avevano mai
attaccato donne indifese) la vogliono morta. Mano a mano che la storia prosegue,
conosciamo meglio questo personaggio, che si trova stretto tra due fuochi
quando inizia ad abbracciare la causa del Black Clan ma che, allo stesso tempo,
vuole proteggere la sua gente. Mariko è sicuramente una ragazza molto forte,
anche se repressa dalla sua famiglia e dalla società patriarcale dell’antica
Cina. Sicuramente, vedremo ancora molto del suo lato ribelle nel secondo libro.
Kenshin, è
il fratello gemello di Mariko. Ama moltissimo la sorella e non abbandona la
speranza di trovarla anche quando tutte le prove conducono alla sua morte. Kenshin
è il guerriero migliore del regno, osannato dalla Cina intera e anche lui vittima
del sistema. Sicuramente, essendo un uomo, si accorge meno delle ingiustizie
rispetto alla sorella ma, in realtà, è molto più succube della famiglia. Tuttavia,
è uno dei miei personaggi preferiti perché è fedele e, più va avanti nella sua
ricerca, più gli si aprono gli occhi. Non vedo l’ora di vederlo nel prossimo
libro (sperando che la Ahdieh non me lo ammazzi).
Ōkami, è un
personaggio di cui Mariko rimane subito affascinata. È scostante e riflessivo
e, per questo, è il guerriero migliore del Clan. È un personaggio molteplice
perché, una volta conosciuto, è un ragazzo simpatico e affabile. Ma sarà
veramente chi dice di essere?
Ranmaru, è
il capo del Black Clan. È sarcastico, bello e misterioso. È un personaggio che
riusciamo a conoscere benissimo perché è sicuramente quello che ha più
interazioni con Mariko. Però, come tutti i protagonisti, è un personaggio che
nasconde molti segreti.
Genmei e
Kanako. Più che dell’imperatore tiranno, i nostri personaggi dovranno fare
attenzione a queste due. L’imperatrice vendicativa e l’amata concubina
dell’imperatore che, neanche da dire, è una potentissima fattucchiera. In
questo libro hanno complottato da lontano, ma nel prossimo temo che Mariko
dovrà guardarsi attentamente le spalle e l’unica cosa che potrebbe giocare a
suo favore è il fatto che queste due donne si odiano profondamente.
Roku and
Raidan, l’erede al trono e il promesso sposo di Mariko sono i degni figli di
loro padre. All’inizio puntavo un po’ su Raidan come alleato, ma si è rivelato essere
invece un cattivo con i fiocchi. Sono curiosa di vedere come la situazione si
evolverà.
Lo stile
dell’autrice è sempre speciale, evocativo e coinvolgente, la cura e la ricerca
che ha messo nello scrivere il libro, gli danno sicuramente una marcia in più.
In
conclusione ragazzi, sono come al solito rimasta molto contenta di questo primo
capitolo e spero che l’autrice scriva una degna conclusione proprio come piace
a me: un libro pieno di avventura, magia e ammmore. Non so se la Newton Compton
abbia già comprato i diritti e se/quando lo tradurrà, intanto se non avete
problemi con l’inglese vi consiglio di prenderlo in mano e metterlo in cima
alla vostra TBR.
Approved
for: chi ama l’oriente e personaggi femminili super badass.
Recensione bellissima! <3 Come sempre, B, sei riuscita a rendere assolutamente intrigante la recensione senza nemmeno uno spoiler! Non so se riuscirò a resistere fin quando non ( o peggio, se!) lo tradurranno in italiano. XD
RispondiEliminaL'unica certezza è che voglio leggere questo libro!
Un bacione!
Grazie amica, sei sempre troppo gentile!!! *.*
EliminaTranquilla, sicuro lo traducono..il problema è sempre quando! Figurati che all'inizio pensavo fosse uno stand alone e quando l'ho finito mi è venuto un infarto e sono rimasta interdetta fino a che Goodreads mi ha dato la terribile notizia dell'infinità di tempo che devo aspettare per il secondo.
Un bacioooo
Grandissima recensione! Voglio tanto leggere questo libro e spero che in Italia mantengano la cover che è stupenda!
RispondiEliminaSi, speriamo veramente che la tengano!!!
EliminaGrazie mille amica! *.*
Un bacione
Ciao:) Questo libro mi interessa molto di più della duologia che prende spunto da Le mille e una notte e spero proprio che arrivi in Italia! Noto comunque che questa autrice sceglie sempre delle ambientazioni esotiche e affascinanti: prima l'Arabia, ora la Cina. Paesi che mi affascinano molto e di cui non abbiamo abbastanza opere, a mio parere!
RispondiEliminaBellissima recensione, complimenti:)
Grazie mille!!! *.*
EliminaSi è vero, sceglie sempre delle ambientazioni particolari per questo la adoro! Te lo consiglio un sacco, è proprio una bellissima lettura! Come al solito le sue descrizioni sono il TOP!
Un bacione ;)