22 giugno 2017

THE FATE OF THE TEARLING, Erika Johansen

Buonasera amici lettori! Oggi postiamo una recensione a lungo rimandata di un libro di cui siamo ossessionate! O meglio, lo siamo state per tre anni della saga, in fondo The Queen of the Tearling è uno dei primi libri che abbiamo letto insieme, e commentato ovviamente, e di cui abbiamo continuato a formulare teorie - al bar dell'università invece di studiare... Chiaramente proviamo un senso di amarezza che questa super serie sia finita, ma è meglio che vi lasciamo alla recensione SPOILER FREE di -G e -B di The Fate of the Tearling, terzo libro della saga! (Ovviamente se non avete detto i primi due non leggete la recensione, prima correte a leggerli e poi ripassatee ^^).

Titolo: The Fate of the Tearling
Autore: Erika Johansen
Editore: Multiplayer Edizioni
Pagine: 448
Prezzo Cartaceo: 19,00 €
Volumi precedenti:

TRAMA

In meno di un anno Kelsea Glynn, dall’adolescente impacciata che era, è diventata una sovrana sicura di sé. Mentre maturava nel suo ruolo di regina del Tearling, questa leader testarda e lungimirante ha trasformato il regno intero. Nel suo tentativo di eliminare la corruzione e riportare la giustizia, si è fatta numerosi nemici tra i quali la terribile regina rossa, la sua rivale più feroce, che ha rivolto l’esercito contro il Tearling.
Per proteggere la sua gente da un’invasione devastante, Kelsea ha fatto l’impensabile: si è consegnata, con i suoi zaffiri magici, al nemico, facendosi sostituire sul trono da Mazza Chiodata, il fidato comandante della sua guardia personale, cui ha affidato il ruolo di reggente. Ma questi non ha intenzione di chiudere occhio finché, con l’aiuto dei suoi uomini, non sarà riuscito a salvare la regina, prigioniera nel Mortmesne.
Qui inizia l’emozionante capitolo finale, nel quale il destino della regina Kelsea e dell’intero Tearling saranno finalmente rivelati.

RECENSIONE

“Empathy. Carlin always said it was the great value of fiction, to put us inside the minds of strangers. Lazarus,”
-B



Devo dire che questo è il capitolo della saga che mi ha preso meno, l’ho comprato immediatamente dopo l’uscita americana, ma me lo sono trasportato in borsa per mesi e mesi leggendo una pagina ogni morte di papa perché non riuscivo proprio ad andare avanti. Ricordo ancora di quando  avevo divorato The Invasion of the Tearling in meno di una giornata, come era avvenuto per The Queen of the Tearling, non riuscivo assolutamente a metterli giù. Per The Fate of the Tearling, questa frenesia mi è venuta solo alla fine, all’altezza della terza parte. Nonostante la conclusione mi sia piaciuta tantissimo, l’epilogo è stato da cardio palma e anche se il finale è molto bittersweet sono rimasta soddisfatta.

Ma ora andiamo più nel dettaglio:

Il problema del libro è che, secondo me, lei non voleva scriverlo così. Aveva in mente un gran finale, mille robe da scrivere e si è persa. Infatti, in un primo momento il volume doveva essere pubblicato ad Agosto mentre più avanti ne hanno ritardato l’uscita a Novembre perché Erika non era convinta fino in fondo, e tutto questo si vede dalle discrepanze con i libri precedenti.

Forse l’ho trovato pesante anche per il fatto che detestavo i personaggi che Kelsea vedeva nelle sue visioni, mi hanno urtato sui nervi dal primo momento (sia i vecchi che i nuovi) e quindi volevo che passassero in fretta. D’altronde è dall’inizio che sono stata più coinvolta dalla storia personale di Kelsea e non dalle sue visioni (okay, tranne nel secondo che appena prima della metà mi è partito un trip incredibile per la vicenda di Lily). Inoltre, non mi ha convinto tantissimo come Erika ha chiuso le vicende di alcuni personaggi principali, mi è sembrato un modo un po’ frettoloso. Si è (finalmente) scoperto chi era il padre di Kelsea scelta che, da un certo punto di vista, ci sta ma che dall’altro dopo averla menata per tre libri….

Questo non vuole dire che non ci siano state cose assolutamente positive, mi è piaciuto un sacco il rapporto che si è andato a costruire tra Kelsea e la Regina Rossa, che ovviamente sono sempre rivali ma di cui la nostra regina non riesce a non provare compassione. Mace è sempre uno dei personaggi migliori, fedele e temerario, mostra in questo ultimo libro dei lati inspettati. Continua a piacermi tantissimo anche il personaggio di Alis, coraggiosa e combattiva, in questo volume trova la sua strada e riesce a salvare la situazione. Per non parlare del tenerissimo Evan che, ti prego sposamiiii.

Tutto il tema dell’utopia su cui è basata la saga si fa sentire sempre più forte e rende questo libro un esempio lampante della letteratura di questo genere, con William Tear sempre al centro della scena. Dall’inizio di The Invasion of the Tearling, dove non lo sopportavo, alla fine dello stesso libro dove l’avevo rivalutato molto ed era diventato uno dei miei personaggi preferiti, mi è ricaduto purtroppo durante questo volume - ma non dirò niente per evitare spoiler. Finalmente capiamo senza ombra di dubbio come l'utopia perfetta di William Tear si sia sgretolata. Diciamo che ho urlato e stramaledetto molta gente perché penso che si sarebbe potuto facilmente evitare il tutto ma, d'altronde, Erika Johansen ha ribadito un concetto chiave nella letteratura utopica: non esiste una società perfetta. Anche l'utopia ha i suoi difetti e, appena raggiunta, inizia invitabilmente a disgregarsi. Anche i più illuminati sbagliano; William Tear e tutti i suoi seguaci erano esseri umani e, si sa, gli uomini non imparano mai dai propri errori (o dalla storia).

Sicuramente le due cose che mi sono piaciute maggiormente in questo volume conclusivo della saga sono: la scrittura della Johansen, sempre uno dei miei must, e la fine inaspettata che mi ha tenuta con il fiato sospeso, mi ha fatto gioire ma anche disperare e mi ha lasciato un senso di accomplishment molto bittersweet.

Non importa che questo volume non mi abbia preso come gli altri, questa rimarrà comunque una delle mie saghe preferite per il messaggio che Erika Johansen voleva mandare. E penso assolutamente che sia riuscita a farlo passare, mostrandoci una società che da utopica si è disgregata, una società che non è così lontana da noi, in cui io ho visto esattamente quello che noi potremmo diventare se non ci diamo una seria svegliata. Vi lascio con una frase del libro che spiega perfettamente questo concetto: 

“The mistake of utopia is to assume that all will be perfect. Perfection may be the definition, but we are human, and even into uopia we bring our own pain, error, jealousy, grief. We cannot relinquish out faults, even in the hope of Paradise, so to plan a new society without taking human nature into account is to doom that society to failure.”

-G

Concordo con molte cose che -B ha detto e che quindi non ripeterò: la Johansen non voleva scriverlo così, penso sia evidente dalle prime pagine; il padre di Kelsea è stata una scoperta sì e no (comunque non ci sarei mai arrivata in tutta la mia vita); Mazza chiodata, Alis e Evan sono figoni, ottimi personaggi!; l'utopia non può esistere come tale, ma l'essere umano in quanto animale difettoso la distruggerà in un modo o nell'altro, bisogna cercare un equilibrio e una minoranza di mali; infine la scrittura dell'autrice è ottimo materiale da fantasy. 

MA.

Per cominciare ho mangiato questo libro in pochissimo tempo (sul pullman per Amsterdam avevo parecchie ore da perdere u.u) e il finale è venuto come un colpo inaspettato. All'inizio ho fatto fatica a capirlo ed apprezzarlo appieno, mi aspettavo qualcosa di completamente diverso (come tutti i capitoletti iniziali facevano pensare...). Il primo in compenso non è il mio preferito, ma d'altro canto nemmeno il terzo quindi diciamo che la saga vale per il secondo meraviglioso volume e per l'ambiente creatosi. 

Il fatto che abbia AMATO il secondo (è una dei miei Top Ten della vita fin'ora) è per Lily. Io preferisco di gran lunga il mondo creato a quei tempi, prima del Passaggio, che la storia di Kelsea. Anche in questo volume ho preferito la storia di Katie, Jonathan e Row Finn, tanto al punto che mi annoiavo nelle parti della storia "principale". Penso che il fatto che ci siano date a conoscere entrambe le parti della storia, il passato e il presente, sia un modo dell'autrice per dirci chiaramente che la storia, il passato, è ciò che fa muovere il presente, e di conseguenza il futuro. Il fatto che nessuno conosca cos'è successo prima del passaggio causa la maggior parte dei danni, che secoli dopo sono risultati quel macello che è il Tearling. 

Ho ODIATO il rapporto Kelsea - Regina Rossa principalmente perchè ho ODIATO il cambiamento radicale della Regina Rossa. Non è lo stesso personaggio che abbiamo conosciuto nei primi due libri, è diventata molliccia e troppo depressa e stanca. INSIPIDA. Non mi ha dato nulla, se non tanta rabbia. Ne continuerò a parlare nella discussion spoiler che stiamo organizzando (di cui vi parlerò qui sotto!).
Vale la stessa cosa per Fetch, ma anche in questo caso non posso dire nulla qua >.<

La cosa che più mi ha sconvolta è che troppe domande sono rimaste senza risposta. Troppe cose non dette, troppi incastramenti che non funzionano, troppi errori nella trama. Capisco che è difficile avere così tante cose da dire, ma d'altro canto avevo altissime aspettative e sono rimasta delusa. 

“as always, the story was the compelling thing, worth all of its suffering to find out the ending”

Leggete il libro per sapere di cosa sto parlando, e poi aspettate la DISCUSSION *.*
In ogni caso la saga è una delle mie preferite, è stata una trilogia che ho mangiato e che non mi sono mai tolta dalla testa, e questo è indice di un ottimo libro. Prego e spero che la Johansen ci faccia un epilogo o uno spin-off, ma che in qualche modo continui e cerchi di "aggiustare" le piccole cose. Il top sarebbe un libro di storie... MI HAI SENTITO ERIKA? SCRIVIIII. 

E voi l'avete letto? Cosa ne pensate? 

Spoiler Discussion:
A breve faremo un articolo in cui spieghiamo perfettamente che cosa vuol dire, ma in sintesi: vogliamo le vostre opinioni. Abbiamo aperto il blog per fangirlare in comunità e questa ci sembra un'idea carina per fare una cosa con chiunque voglia partecipare.In pratica chiederemo ai partecipanti di mandarci una mail con i vostri commenti TUTTI sulla saga, che poi racchiuderemo in uno o più post. In palio ci saranno dei regalini, non vi diciamo nulla per ora! In ogni caso #StayTuned 

A presto!

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