22 aprile 2016

I LOVE SHOPPING, Sophie Kinsella

Buondì Bookish people! Come va la vita? Oggi voglio parlarvi di I love shopping, di Sophie Kinsella. Lo so, lo so, sono un po’ in ritardo, non è proprio un’autrice emergente. Ma, che dire, meglio tardi che mai… Anyway, passiamo alla recensione! :D

Titolo: I love shopping
Autore: Sophie Kinsella
Editore: Mondadori
Pagine: 295
Prezzo: 10,00 €
Inglese: Confession of a shopaholic

TRAMA

Becky è una giornalista che dalle colonne di un prestigioso giornale londinese consiglia risparmio e investimenti sicuri. È carina, piena di inventiva, determinata. E ha una irrefrenabile passione: lo shopping. Irrefrenabile al punto di diventare una sorta di malattia, che la spinge a comprare abiti, accessori, cosmetici, ma anche dolci, biancheria e articoli per la casa... Niente e nessuno possono trattenerla: non le pressanti lettere di sollecito delle banche per i suoi molti conti in rosso, non i manuali che insegnano a risparmiare, non i buoni propositi di contenere le proprie spese. I love shopping è un romanzo brillante e intelligente, in cui si susseguono situazioni paradossali ma non improbabili. Perché Becky è tutte le persone che vanno in fibrillazione quando vedono la scritta SALDI , e che, quando ricevono l'estratto conto della carta di credito, pensano immediatamente a un errore... Insomma, Becky è un po' tutti noi.



RECENSIONE

Penso che la trama sia abbastanza conosciuta, ma se non vi è chiara farò un riassuntino veloce. Rebecca Bloomwood è una spendacciona compulsiva, ogni giorno compra almeno tre golfini, quattro rossetti e qualche manciata di perle giapponesi senza mai considerare il fatto che sia completamente al verde (ricordandoci un po’ la nostra –B che entra in una libreria). Vive con un’amica ricchissima che le anticipa spesso e volentieri l’affitto e, ironicamente, lavora come giornalista per la rivista economica “Far fortuna risparmiando”. A seguire nel romanzo, è coinvolta in una serie di disavventure dovute alla sua compulsione ossessiva dell’acquisto e, in minima parte, al fatto che sia una bella single in cerca di sistemazione a Londra.

Ho letto fin’ora solamente il primo libro nella serie e devo dire che mi aspettavo sia di meglio che di peggio. Ora mi spiego: sono innamorata de “Il diario di Bridget Jones” e, per popolarità, questa saga avrebbe dovuto essere a quel livello. Le mie aspettative probabilmente erano troppo alte, infatti non mi ha fatto così tanto ridere (come solo Helen Fielding riesce) e non mi ci sono rispecchiata così tanto (in fondo, sono una tirchiona). D’altro canto, però, avendo visto il film secoli fa mi aspettavo anche il classico romanzetto in cui la ragazza ha una cotta per il suo capo con cui fa molte figure di merda. Sono però rimasta molto colpita dal fatto che la relazione sentimentale è messa in secondo piano, sotto la sua malata relazione con le sue carte di credito, quando mi aspettavo fosse quantomeno il tema portante.

"Quel momento, quell'istante in cui le dita si chiudono attorno ai manici di un sacchetto lucido e ancora perfettamente liscio, e tutte le fantastiche cose nuove al suo interno diventano tue, a cosa si può paragonare? È come riempirsi la bocca di pane tostato e imburrato dopo aver fatto la fame per giorni. È come svegliarsi al mattino e rendersi conto che è sabato. È come i momenti migliori del sesso. Tutto il resto scompare dalla mente. é un piacere puro, assoluto, totale."

Il romanzo è narrato in prima persona dalla nostra cara protagonista Becky, di cui conosciamo i pensieri, o meglio, le castronerie. In ogni momento, nella sua lunga e intensa lotta verso il saldo dei debiti, le ricadute trovano scuse e giustificazioni infondate. Spesso è divertente, ma altre volte diventa quasi irritante e deprimente.

L’autrice gioca sull’ironia delle sue situazioni, e questo rende il romanzo ottimo nel suo genere – chick lit -, ma non penso la protagonista sia un personaggio memorabile, è semplicemente un individuo senza spessore che fa qualcosa di maturo e prende in mano la situazione solo in due eventi nel libro. Per il resto della narrazione, è solamente una donna adulta con la mentalità di un’adolescente che spende i suoi pochi soldi in qualsiasi cosa fingendo sia utile.

Ho apprezzato molto quando si è resa forte davanti alla sua “delusione d’amore” che non vi dirò se no sarebbe spoiler, per cui mi è sembrata abbastanza matura. E verso la fine ha dimostrato di saper tirare fuori le palle, quindi vedo un barlume di speranza per i sequel, in cui mi aspetterò di vedere una Rebecca più adulta e responsabile. Ma se ho capito il genere, forse non sarà proprio così.

Il macho man della situazione non sarà fra i miei top fictional boyfriend del 2016, ma non mi è nemmeno dispiaciuto (non è Mr Knightley, ma non lo butterei via se mi si presentasse alla porta). Luke Brandon, ricco, affascinante, serio, gentile e alle volte divertente, è il capo della società “Brandon communications” ma, soprattutto, è il trentunesimo nella lista degli scapoli miliardari inglesi. Ha una palese (mai alla protagonista, s’intende) cotta per Rebecca ma non fa mai il primo passo per gran parte del libro. Non va mai oltre la figura del gentile e silenzioso capo d’azienda che a volte spara battute. Penso comunque che insieme facciano una bellissima coppia, in cui lei lo fa divertire, ridere e lo rende creativo e lui... provvede a pagarle lo shopping.

Anche se i protagonisti non sono i miei personaggi preferiti in assoluto, è un libro leggero, fresco e non impegnativo, ideale per una serata tranquilla dopo una settimana pesante o per un viaggio stancante in treno per rilassarsi e sorridere un po’. Lo consiglierei comunque e continuerò con la saga, ma magari prenderò i libri inglesi perché la copertina italiana fa un po’ schifo ;)

E voi? L’avete letto? Cosa ne pensate? *.*

~G


10 commenti:

  1. Concordo più o meno su tutto! Aggiungo che, tra i libri che ho letto di questa serie, il primo è quello che mi è piaciuto di meno o.o
    Rimane comunque una lettura leggera capace di far sorridere senza pensieri :D

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    1. Se gli altri sono meglio sono già più decisa a continuare :D

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  2. Io ho adorato questa serie, anche se in alcuni punti mi veniva voglia di sbattere il libro sul muro ahahahha

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    1. Spero che andando avanti con gli altri libri proverò il tuo stesso sentimento *.*

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  3. Hai beccato il mio tallone d'Achille, io adoro la Kinsella. Prova assolutamente la lettura in originale magari ti piaceranno anche di più! Io avevo iniziato a collezionarli in edizione miti Mondadori, con copertina cartonata rigida per intenderci, ed erano molto carini a livello estetico, le altre edizioni a cui mi sono dovuta adattare quando hanno cessato la produzione di questa non mi fanno impazzire a dirla tutta! :)

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    1. A me è piaciuto molto Finding Audrey e ho voluto provare con questa saga :)
      Accetterò di buon grado il tuo consiglio e li proverò in lingua originale allora! :D

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  4. ciao mi è piaciuta la lettura di questo libro. Mi piace la Kinsella. Una lettura che mi ha fatto sorridere.

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    1. Ciao! Anche a me alla fine non è dispiaciuta :D

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  5. Io l'ho letto una vita fa e direi che, a grandi linee, mi ritrovo molto nella tua recensione :)

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    1. Oh bene, pensavo di venire linciata da tutti per non aver dato minimo 5 stelle e invece non sono sola nel mondo *__*

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