3 settembre 2015

BUONA APOCALISSE A TUTTI!, Terry Pratchett e Neil Gaiman


Titolo: Buona Apocalisse a tutti!
Autore: Pratchett Terry; Gaiman Neil
Editore: Mondadori (Piccola biblioteca oscar)
Pagine: 381
Prezzo: 11 €
Lingua: Italiano



TRAMA:


Sulla base delle Profezie di Agnes Nutter, Strega (messe per iscritto nel 1655 prima che Agnes facesse saltare in aria tutto il villaggio riunito per godersi il suo rogo), il mondo finirà di sabato. Sabato prossimo, per essere proprio precisi. È per questo motivo che le temibili armate del Bene e del Male si stanno ammassando, che i Quattro Motociclisti dell'Apocalisse stanno scaldando i loro poderosissimi motori e sono pronti a lanciarsi per strada, e che gli ultimi due scopritori di streghe si preparano a combattere la battaglia finale, armati di istruzioni clamorosamente antiquate e di innocue spillette. Atlantide sta emergendo, piovono rane dal cielo. Gli animi si surriscaldano... Bene bene. Tutto sembra proprio andare secondo il Piano Divino. Non fosse che un angelo un filo pignolo (ma giusto un filo, per carità) e un demone che apprezza la bella vita - ciascuno dei quali ha passato tra i mortali sulla Terra parecchi millenni e si è, come dire?, affezionato a usi e costumi umani - non fanno esattamente salti di gioia davanti alla prospettiva dell'incombente catastrofe cosmica. E allora, se quei due (Crowley e Azraphel) vogliono che quanto profetizzato non si compia, devono mettersi al lavoro subito per scovare e uccidere l'Anticristo (mica una bella cosa, visto che è un ragazzino simpaticissimo). Ma c'è un piccolo problema: sembra proprio che qualcuno lo abbia scambiato con qualcun altro...



RECENSIONE:


Buona apocalisse a tutti è la storia di un angelo ed un demone troppo legati alla vita terrena per portare a termine le loro rispettive mansioni, che avrebbero causato l’apocalisse. Non che non ci abbiano provato, intendiamoci.. E’ solo che non sono proprio.. uhm.. “esperti” nel causare apocalissi (non se ne vedono mica tutti i giorni). 

All’inizio infatti, avrebbero dovuto portare l’anticristo in una casa e sorvegliarlo fino ai suoi 11 anni, ma qualcosa è andato storto (colpa delle suore sataniste) e si sono trovati a sorvegliare un bambino perfettamente normale senza assolutamente alcuna traccia di poteri soprannaturali, mentre il vero anticristo (che chiameremo Adam Young) vive una bella vita in una casa amorevole, con tre amici scapestrati e condizioni meteorologiche assolutamente perfette. Mentre, ovviamente, il piano divino si sta comunque realizzando. 

Il romanzo è una parodia che mette in dubbio aspetti della cristianità di difficile interpretazione. Che sia o meno un libro blasfemo (cosa che non mi è sembrata leggendolo, ma qualcuno lo pensa, e forse ha ragione), è comunque interessante mettere in discussione le proprie credenze, senza per forza cambiare opinioni. Avere la mente aperta è una qualità da non sottovalutare. (Questo librò è assolutamente sconsigliato ai moralisti).



 “[… ]Innanzitutto, che Dio agisce in maniera imperscrutabile, per non dire circospetta. Dio non gioca a dadi con l'universo; il Suo è un gioco ineffabile che Lui stesso ha concepito, e che, osservato attraverso gli occhi dei partecipanti [cioè tutti], si potrebbe definire come una oscura e complicata versione del poker, giocata in una stanza totalmente buia, con carte bianche, posta infinita, e un Mazziere che non spiega le regole e non smette mai di sorridere.”
http://www.gaiaonline.com/guilds/viewtopic.php?t=9209665

 In questo libro, in particolare, quelli con parecchi dubbi sono Azraphael e Crowley, l’angelo e il demone, nostri protagonisti. Partendo dall’episodio probabilmente più conosciuto al mondo, la tentazione di Eva, vanno in crescendo fino a discutere dell’intero piano divino. Insomma, se effettivamente Dio non voleva che Adamo ed Eva mangiassero la mela, perché non ha posto l'albero più lontano? O dove non sarebbero potuti andare.. E ancora, Dio, onnipotente e onnisciente, non avrebbe dovuto sapere della ribellione di Satana? Se lui sa tutto e nulla fugge al suo controllo, tutto ciò che sta accadendo ora è parte del suo ineffabile piano? 
Ovviamente i nostri autori non danno mai risposte, altrimenti che gusto ci sarebbe a scrivere un libro provocatorio se togli la riflessione che ne segue?


 “L’Inferno non è una riserva di cattiveria, pensava Crowley, né il Paradiso è una sorgente di bontà; sono solo due fazioni opposte nella grande partita a scacchi dell’universo. Il fatto è che la vera grazia e la vera cattiveria albergano nella mente degli uomini.” Come si evince da subito nel testo, i protagonisti fanno cadere lo stereotipo dell’ “assoluta bontà degli angeli e cattiveria dei demoni”. 

Anzi, lasciano tutto in mano agli umani. In particolare adoro il fatto che nonostante siano un angelo e un demone, ne Azraphel ne Crowley fanno la cosa che sono supposti fare, ovvero non sono solamente “buoni” e “cattivi”.
Vediamo spesso Crowley cedere alle insistenze dell’amico e fare la cosa giusta, mentre Azraphel è sempre tentato dalla vanità (ha un’intera collezione di libri antichi nascosta nel retro bottega del suo negozio tutta per sé) tanto da arrivare a rubare un libro… (sì, l’angelo!). 


""Sì, a parte un paio di dettagli" disse Aziraphale, compiaciuto. "Ha funzionato quasi perfettamente" insistette Crowley, in difesa dei suoi vecchi datori di lavoro. "Vedi, il male contiene sempre in sé il seme della propria rovina" disse l'angelo. "Il suo fine &eagrave; negativo, pertanto anche i suoi momenti di apparente trionfo implicano una successiva sconfitta. Non importa quanto i piani diabolici siano grandiosi, ben studiati o a prova di errore, la loro stupidità intrinseca, per definizione, si ripercuoterà contro i loro istigatori. Non importa quanto un piano possa apparire destinato al successo, poiché alla fine crollerà. Naufragherà contro gli scogli della disonestà e affonderà con un tuffo, svanendo per sempre, senza lasciare traccia, nei mari dell'oblio." Crowley ci pensò su per un attimo. "Nah" disse infine. "Scommetto che è stata solo questione di incompetenza."" 

Lo stile di Pratchett e Gaiman insieme è meraviglioso. Pur trattando di argomenti impegnati, è ironico, irriverente e contemporaneamente intelligente. 

Personalmente non ho mai letto niente né di un autore né dell’altro (rimedierò al più presto, lo giuro!) ma non ho trovato alcuna distinzione netta tra le parti, ovvero la narrazione è scorrevole e liscia senza bruschi cambiamenti di “personalità” del narratore.
I personaggi sono ben descritti e con una psicologia complessa, a tutto tondo.

Oltre che ad essere un romanzo parodia, unica cosa chiara del genere, dovrebbe essere un fantasy. Ma attenzione! Per chi ritiene che il fantasy si fermi solo a Il Signore degli anelli, Harry Potter o Twilight, beh, questo romanzo non si avvicina nemmeno lontanamente ad uno di questi tipi.

Il fantasy in questione è il classico fantasy alla Pratchett, un genere con elementi magici e fantastici, ma indefinibile. (Quando leggerò altri suoi libri, e non vedo l’ora, spero di poter essere più chiara, ma per il momento mi attengo a fonti esterne). 

Non tutti le trovano (io non ci provo nemmeno), ma le citazioni sono letteralmente troppe! E’ un piccolo paradiso nerd! Eccone qualcuna (bellamente presa da internet, perdonatemi ma sono scarsa come pochi a riconoscerle tutte).



  •   Uno dei personaggi è una ragazzina di nome Pippin Galadriel Moonchild, detta Pepper. Il primo è il nome di uno degli hobbit (maschio) del Signore degli Anelli (in italiano, Pipino), "Galadriel" è il nome di una signora degli Elfi, sempre nel Signore degli Anelli. 
  •   Il nome del demone Crowley è chiaramente tratto dal cognome dell'occultista Aleister Crowley, spesso visto come uno dei principali esponenti del satanismo.
  •  Cit: “Ecco una descrizione dell’uomo Newton Pulsifer: se fosse entrato in una cabina telefonica, ne sarebbe uscito, al massimo, Clark Kent” [questa qua l’avevo colta!]. 
  •  Azraphel, nel corpo di Madame Tracy, fa commenti riguardanti la sua testa che potrebbe ruotare su se stessa e vomitare in giro, riferimento a l’Esorcista

Qua trovate un post molto buono, che penso le abbia elencate tutte, e non solo: (Trying-Mightily-Hard-To-Be) A Comprehensive Reference Guide to Good Omens.


Probabilmente il finale era un po’ scontato, ma ciò non toglie che consiglierei questo libro senza troppe riserve. E’ già diventato assolutamente uno dei miei preferiti! Non ho smesso di ridere dalla prima pagina e comunque mi ha lasciato a delle riflessioni che i soliti libretti leggeri non hanno. 

Se non fosse appunto per il finale, sarebbe un 5 stelle. 



~G


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