11 settembre 2015

THE QUEEN OF THE TEARLING, Erika Johansen

Titolo: The Queen of the Tearling
Autore: Erika Johansen
Copertina rigida: 387 pagine
Prezzo: 19,00
Editore: Multiplayer.it Edizioni
Collana: Multipop
Lingua: Italiano

“Avreste potuto mantenere la vostra promessa anche dalla Fortezza, sapete? Avete un esercito intero a disposizione". 
Kelsea non apprezzò il sarcasmo nella sua voce ma raddrizzò ulteriormente la schiena per sembrare il più alta possibile.
"Molto tempo fa, prima di salire al trono, il re ha giurato di morire per il suo regno se si fosse reso necessario. Solo in quel modo la monarchia avrebbe potuto continuare a esistere". "Siete pronto a morire qui, su questo passo?” 
“Sono pronta a morire per questo regno sin da quando ti ho incontrato per la prima volta, re dei ladri”. Fetch piegò il capo verso sinistra. Quando parlò, lo fece con tono sorprendente dolce. “Vi ho attesa per lungo tempo, regina del Tearling: più di quanto possiate immaginare”.

TRAMA:

Il giorno del suo diciannovesimo compleanno la principessa Kelsea Raleigh Glynn, cresciuta in esilio, intraprende un pericoloso viaggio alla volta del castello in cui è nata per riprendersi il trono che le spetta di diritto. Kelsea è una ragazza determinata che adora leggere e imparare e che somiglia ben poco a sua madre, la fatua e frivola regina Elyssa. Kelsea sarà pure inesperta, ma non è indifesa: al collo porta lo zaffiro di Tearling, un gioiello dagli immensi poteri magici, ed è accompagnata dalla Guardia della Regina, un gruppo scelto di coraggiosi cavalieri guidato dall’enigmatico e fedele Lazarus. Kelsea avrà bisogno di tutti loro per sopravvivere alla cabala di nemici che cercherà di impedire la sua incoronazione con ogni mezzo, da sicari dai mantelli cremisi a tremendi incantesimi di sangue. Nonostante il suo sangue reale, Kelsea è ancora una giovane piena di insicurezze, una bambina chiamata a guidare un popolo e un regno dei quali non sa praticamente nulla. Quello che scoprirà nella capitale, però, cambierà tutto, mettendola di fronte a orrori inimmaginabili. Sarà un gesto semplice quanto audace a gettare il regno nel caos, scatenando la vendetta della tirannica sovrana della vicina Mortmesne: la Regina Rossa, una strega posseduta dalla magia oscura. Kelsea dovrà scoprire di chi fidarsi tra i suoi servitori, i nobili di corte e le sue stesse guardie del corpo. La sua missione per salvare il regno e compiere il suo destino è appena cominciata: Kelsea dovrà affrontare un viaggio alla scoperta di se stessa e una prova del fuoco che la faranno diventare una leggenda… se solo riuscirà a sopravvivere.

RECENSIONE:

The Queen of the Tearling è assolutamente una delle serie migliori degli ultimi anni.
Prima di iniziare a descrivere il libro però, vogliamo soffermarci su un particolare fondamentale: la copertina.

Amici lettori, che siate contrari o meno all'importanza della copertina sui libri, una cosa è innegabile: la cover di questo libro è meravigliosa. Non solo hanno mantenuto il titolo originale (Lode E Gloria alla Multiplayer!) ma anche la copertina, che qui in Italia è un caso eccezionale. (Poi ci si chiede perché, in questo paese, si debbano cambiare copertine meravigliose e assolutamente azzeccate, con obbrobri sempre simili, tanto da dare l’impressione che si tratti dello stesso genere e invece poi scopri che un libro che sembra un harmony contiene un trattato sui massimi sistemi).
Inoltre, la sopra citata casa editrice Multiplayer ha voluto esagerare , non solo fornendoci una mappa cartacea del regno Tearling (e non diteci che è una cattiva idea, sappiamo tutti che noi nerd stravediamo per queste cose), ma aggiungendo anche delle meravigliose illustrazioni (realizzate dal fumettista Roberto Recchioni) e con delle pagine stile pergamena che ci hanno mandato in visibilio.

Ma passiamo alla trama.
Per descrivere il libro sfrutteremo un unico termine: mistero.

Tutta l’esistenza di Kelsea è avvolta in una fitta coltre di mistero, partendo dalle sue origini (come l’identità del padre, un segreto ben custodito e conosciuto da pochi) e dal passato del regno con le sue leggi (che scopriremo a poco a poco insieme alla protagonista), fino all’identità della crudele Regina Rossa e alle sue capacità. Persino gli stessi personaggi che le ruotano attorno sono ambigui e non ben definiti.
Questa “ignoranza” di Kelsea, secondo noi, è una delle difficoltà maggiori da superare, ma anche un suo grande vantaggio.
Kelsea non è condizionata dalle decisioni prese dai suoi, spesso inadeguati, predecessori, dalle leggi varate e dagli accordi stipulati; conosce solo la legge morale e gli esempi storici con cui è stata cresciuta. Si basa solo su quello che vede, ovvero un regno allo stremo, il suo popolo povero, sfruttato e analfabeta, e una Chiesa basata su una mentalità medioevale con troppo potere. Le primissime decisioni che prenderà saranno basate solo sul suo buon senso.
Una delle stupende immagini nel mezzo!
Ed è proprio questo il momento in cui, secondo noi, si rivela la vera natura della nostra protagonista. Kelsea è infatti, all’inizio del libro, descritta come una ragazzina insicura, che ha vissuto per tutta la vita in mezzo ai boschi, con la sola compagnia dei suoi preziosi libri e costretta a lasciare la sua casa e i suoi “genitori” (o, meglio, tutori).
All’esterno appare subito timorosa, qualcuno l’ha definita lagnosa, ma appena sorge la necessità la regina Glynn si rivela per quello che è: un personaggio forte e indipendente, che sa prendere decisioni difficili e importanti e che pensa sempre con la propria testa. Certo, ha dei consiglieri di fiducia, ma non è stupida o dipendente dagli altri. Sa di avere il potere in mano e sa come sfruttarlo. Kelsea è una protagonista con i fiocchi, molto matura, un esempio per ogni ragazza moderna.

Il libro potrebbe essere definito fantasy (e, per la gioia di noi amanti del genere, è presente anche una buona dose di magia), ma è ambientato in un futuro distopico in cui prevale l’idea di William Tear, utopista fondatore del regno, di riportare la società al medioevo, senza tecnologie.
La vena utopica è, nel nostro parere, un dettaglio rilevante non solo nella definizione del genere dello stesso romanzo ma anche nella definizione di alcuni personaggi: Tear stesso (ancora non ben definito), Fetch e la Regina Rossa.

Fetch è un ladro senza volto, o meglio, è il principe dei ladri. Un assassino. Un criminale. Da tutti è considerata una delle persone più pericolose del regno, ma quando lo conosciamo noi, è mostrato a metà tra un Vendicatore e un Arsenio Lupin. Aiuta Kelsea, la sprona e la mette alla prova.
Il fatto che la nostra regina abbia una seria cotta per lui ci spinge ad amarlo (è impossibile non restarne affascinate) ma allo stesso tempo siamo sospette. (Inoltre mostra il suo volto solo a Kelsea e a nessun altro...  Abbiamo delle teorie in merito.) L’autrice ha l’incredibile capacità di rendere il suo personaggio così ambiguo che, sia lo si ami o meno, hai la sensazione che abbia in mente un fine tutto suo e venderebbe l’anima per raggiungerlo.
E’ qui che rispecchia Tear. Vige la regole del “Il fine giustifica i mezzi” e il fine è sempre lo stesso, un mondo migliore.

La Regina Rossa non fa eccezioni. E’ sicuramente l’antagonista per eccellenza e non ha intenzione di lasciare a Kelsea il potere del regno (e di certi gioielli), ma la sua psicologia è descritta così accuratamente che alla fine non si è proprio tanto certi sia così cattiva - ma questo ce lo direte voi, dopo aver letto il libro.

I personaggi intorno a lei sono altrettanto interessanti.

Troviamo Lazarus (Mazza Chiodata per gli amici), un soldato all’apparenza rude e insensibile ma che in pochissimo tempo si rivelerà il migliore alleato (e amico) in cui Kelsea potesse mai sperare. Non disperate, anche lui ha i suoi bei misteri alle spalle, e noi non vediamo certamente l’ora di scoprirli tutti!
Ogni soldato facente parte della scorta personale di Kelsea è essenziale alla storia.
Nominandone uno tra tutti: Pen. Personaggio che noi amiamo incondizionatamente… (Uno tra i nostri numerosissimi Fictional Boyfriends?). Dolce e gentile, ma anche coraggioso e sensibile. Per cui lei non ha una cotta.

Vediamo poi Carlin Glynn, la sua tutrice, come personaggio persistente nelle opere e azioni di Kelsea, ma in maniera totalmente differente da ciò che ci si aspetta. Kelsea non pensa a lei come ad una madre affettuosa o gentile, ma il suo ruolo non è solo importante, ma fondamentale in tutto il romanzo.

Abbiamo infine Andalie che, insieme alle sue tre figlie, si rivelerà un personaggio innegabilmente ambiguo ma altrettanto importante, una grande alleata della regina, ma soprattutto un grande mistero (ma va? Avrete capito che qui tutti i personaggi nascondono qualcosa).

La scrittura della Johansen è scorrevole e incalzante, le descrizioni sono numerose e assolutamente strepitose.
Per qualcuno è stato difficile essere trasportati in questo mondo, forse a causa dell’abbondanza di dettagli nello stile dell’autrice, ma non si può creare un fantasy sulla base del nulla. Anzi, in questo libro, cari lettori, i dettagli e, soprattutto, le storie che contornano la vicenda, sono fondamentali. Ed in ogni caso, mentre l’azione rimane ferma ci si gode lo stile meraviglioso della scrittrice.
I personaggi sono, come avrete capito. a tutto tondo, descritti con chiarezza e maestria, tanto che sfido chiunque a non innamorarsene. Anche il più meschino di loro ha i suoi tratti interessanti e affascinanti.
In conclusione, questo libro è bellissimo e assolutamente innovativo rispetto a tutte le altre saghe fantasy/distopiche scritte negli ultimi anni, non solo grazie alla trama avvincente ma anche al fatto che Kelsea è l’unica protagonista del libro, e non deve condividere la scena con i suoi sentimenti contrastanti. SI, avete sentito bene! Non esiste un triangolo amoroso. 
Per dirla più chiaramente, romantiche fangirls non angustiatevi, Kelsea avrà i suoi bei due uomini a disposizione, ma la cosa meravigliosa è che le loro vicende sono in secondo (forse meglio dire ottavo) piano. Nessuna tirata di venti pagine su “non mi so decidere”, “sto un po’ prima con uno e poi con l’altro”, “lui era il mio migliore amico, poi si è dichiarato, ma mi piace anche l’altro” bla bla bla NO. Kelsea ha cose ben più importanti a cui pensare. Gran parte delle sue energie sono spese ad occuparsi del regno (e a cercare di non essere assassinata).
Secondo noi questo libro tende ad essere un New Adult perché, a causa della presenza di alcune scene violente, non possiamo definirlo Young Adult.
Se cercate un libro che ha, finalmente, per protagonista una donna forte, altruista e umana, leggete The Queen of the Tearling. Non rimarrete insoddisfatti.

Il nostro voto è 4.5/5 stelline. Cosa ne pensate? Avete già avuto il piacere di leggerlo?

~B


4 commenti:

  1. Jonsnowwife19/09/15, 15:39

    L'ho finito ORA!!!!! MERAVIGLIOSO. ho trovato molto interessante questa recensione!

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  2. Grazie mille!! Hai ragione, è stupendo! :)

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  3. Sono subito passata a curiosare! :) Complimenti per la recensione!! Inutile dire che mi ci ritrovo tantissimo!!!!
    E complimenti anche per il blog! ^_^

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    Risposte
    1. Oh che bello, sei passata davvvero!
      Grazie millee! :D
      E grazie per i complimenti *.*

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