11 agosto 2016

TI DARO' IL SOLE - Jandy Nelson

Buongiorno Bookish people! Come sta procedendo la vostra estate? Caldo e afa? Qua si sta benissimo – in casa con il condizionatore ovviamente. FINALMENTE abbiamo ricominciato a leggere libri, cosa che durante il reading slump non abbiamo fatto moltissimo T.T
Oggi, finalmente, -G vi posta la recensione di Ti darò il sole, romanzo che doveva leggere da tempo immemore! Voi l’avete già letto? Cosa ne pensate? :D

 Titolo: Ti darò il sole
Autore: Jandy Nelson
Prezzo: 17,50 €
Editore: Rizzoli
Letto in: Italiano

TRAMA

Noah e Jude, gemelli, a tredici anni sono legatissimi. A raccontarcelo è il taciturno Noah, che passa il tempo a disegnare e a sfuggire ai bulli di quartiere, mentre la sorella, moto perpetuo, si tuffa dalle scogliere e ha il sole sulle labbra. Quattro anni dopo, però, Noah e Jude non si parlano nemmeno. Il testimone del racconto passa a Jude, colpevole della deriva in cui è scivolato il fratello, ma anche dell'eclissi in cui è sprofondata lei. Ciò che Noah e Jude ancora non sanno è che ognuno di loro possiede soltanto metà della storia, e che l'unico modo per rifondare il mondo sarà ricucire la frattura che ora li divide.



RECENSIONE

Ho letto questo libro tutto d’un fiato. Mi pento di aver aspettato così tanto tempo prima di prenderlo in mano e, sicuramente, leggerò tutti i libri di Jandy Nelson nel mondo. L’ho amato dalla prima all’ultima pagina, complici una scrittura meravigliosa e poetica, una trama perfettamente sviluppata e l’arte come punto di riferimento di tutto il romanzo.
Non sono una persona molto artistica - diciamo che pittura e scultura non sono il mio forte – ma il modo in cui viene descritto il rapporto con l’arte di entrambi i gemelli è ciò che ha reso il libro così speciale e unico; ho sentito come se fosse il protagonista nascosto dell’intero romanzo.

Il romanzo è narrato da due punti di vista, quello di un Noah tredicenne, all'epoca in cui i gemelli sognano di entrare nella scuola d’arte CSA: Noah con uno spiccato talento nella pittura e Jude con le sue statue di sabbia che non mostra a nessuno. In quel periodo i due non potrebbero essere più diversi, ma nemmeno più uniti. Jude è solare, allegra, bellissima e civettuola, in rotta con la madre – come qualsiasi adolescente – e assolutamente normale, mentre Noah deve fare i conti con i bulli della scuola, la delusione nel viso del padre, la sua perenne solitudine, il suo straordinario talento artistico e la sua sbocciante omosessualità. Sanno di poter contare l’uno sull’altro e non potrebbero mai pensare di separarsi.

Ma l'autore ci fa fare un salto temporale a tre anni dopo, quando il narratore è Jude e i gemelli non si parlano più da tempo, avendo ormai costruito un muro fra loro. La storia è improvvisamente cambiata ed è proprio Jude quella strana, sempre con una bibbia bislacca della nonna in borsa e una cipolla in tasca, che parla con i fantasmi – il fantasma di nonna è divertente quasi quanto Xemerius in Red – e vive nell’ombra del suo senso di colpa, mentre Noah è quello figo, quello che non è stato ammesso alla scuola d’arte, che non dipinge e che esce con le ragazze e gli amici. Hanno entrambi segreti, colpe e moltissimi rimorsi per tutto quello che è successo negli anni precedenti, ma non riescono più capirsi e parlarsi come facevano un tempo.

“So sempre cosa passa per la testa di Jude. Per lei invece non è così facile dire cosa passa nella mia, perché io ho delle saracinesche e le abbasso quando serve. Come negli ultimi tempi.
(AUTORITRATTO: Ragazzo nascosto in un ragazzo nascosto in un ragazzo)”

La storia si alterna fra i due narratori, così da non consentirci di dipingere un quadro completo della situazione, se non fino all’ultima pagina.
Di solito questo genere di romanzo non mi prende, preferisco sapere tutto e subito, ma in questo caso l’altalenarsi di colpi di scena e episodi statici è semplicemente perfetto: l'autrice non insiste troppo su ciò che non sappiamo, ma, anzi, rende il momento della narrazione completo di per sé e il formarsi del puzzle un intricarsi perfetto e costante di tutto.
Quando il quadro comincia a formarsi, con intrecci che mai avresti sospettato, diventa tutto magico e ti accorgi dell’infinita bravura della Nelson.

“Per destare il suo spirito, getta una pietra nel tuo riflesso sull’acqua calma
(Non ho mai creduto che io e Noah avessimo un’anima sola, che la mia fosse la metà di un albero con le foglie di fuoco, come diceva lui. L’ho sempre sentita di più come un movimento, come decollare o nuotare verso l’orizzonte o tuffarmi da uno scoglio o creare con la sabbia donne volanti, dal nulla.)”

La scrittura di Jandy Nelson è particolare, metaforica e molto poetica, ma anche scorrevole e alle volte divertente. Questo è il libro che prima ti inonda di lacrime, poi ti porta sette metri sopra il cielo e ti strappa un risolino di gioia. Assolutamente meraviglioso.

I personaggi sono tutti complessi e approfonditi, di quelli che non cadono mai nel banale, ma risplendono in tutte le loro imperfezioni, completi e a tutto tondo ed estremamente reali.

Noah è sicuramente il mio personaggio preferito. Amavo i capitoli in cui lui era narratore e amo il suo modo di guardare il mondo. Dipinge mentalmente ogni cosa che fa e mi sono sognata i suoi quadri – reali o immaginari – in ogni momento. Ho dovuto tirare fuori tutta la mia fantasia, ma ne è valsa la pena. Il suo rapporto con Brian *SHIP HARD* è dolce e romantico, ma ancora giovane e prematuro all’inizio. La sua omosessualità è una cosa che lo forma, ma non così tanto come ci si potrebbe aspettare; sa conviverci giusto quel che basta per non renderla un peso, finchè l’amore non lo tocca con mano e lui non può più resistergli.  

“«Posso prenderlo?»
Rimango di stucco. Non mi ha mai chiesto un disegno. E io li do via molto malvolentieri. «In cambio del sole, delle stelle, degli oceani e di tutti gli alberi, ci farò un pensierino» dico, sapendo che non accetterà mai. Lei sa che enorme bisogno ho del sole e degli alberi. Ci dividiamo il mondo da quando abbiamo cinque anni. Adesso mi sto prendendo la rivincita: il dominio dell’universo è alla mia portata per la prima volta.
«Scherzi, vero?» dice rizzandosi. Sta diventando troppo alta, e la cosa mi infastidisce. È come se di notte qualcuno venisse ad allungarla. «Così mi restano solo i fiori, Noah.»
Bene, penso. Non lo farà mai. Questione chiusa. Invece no. Si sporge in avanti dopo aver messo il blocco in verticale e contempla il ritratto come aspettando che l’inglese le rivolga la parola.
«Okay» dice. «Alberi, stelle e oceani. Va bene.»
«E il sole, Jude.»
«Oh, giusto» dice, lasciandomi di stucco. «Ti darò il sole.»
«Ora ho praticamente tutto io! Sei matta!»
«Ma io ho lui.»”

Con Jude è stato difficile immedesimarmi, all’inizio, ma col senno di poi l’ho trovata il personaggio probabilmente più complesso. Tutti i suoi sbagli, le sue colpe, i suoi errori l’hanno plasmata e resa un individuo imperfetto e, nonostante tutto, molto forte.
E come per Noah c’era un Brian meraviglioso, ad accompagnare Jude c’è Oscar, un ragazzo distrutto e mascherato come lei.

“Se un ragazzo dona un’arancia a una fanciulla, il suo amore per lui si moltiplicherà.”

Oscar non è il ragazzo perfetto, non è vero che non la farà soffrire e non è il clichè del ragazzo misterioso duro fuori e dolce dentro. È complesso, ha un passato brutto e un futuro incerto, ma la love story fra loro è una delle più belle che abbia mai letto. – Leggete il libro se volete sapere comeee –

“Maybe some people are just meant to be in the same story.”

Oltre l’arte, penso che un ruolo fondamentale, ma nascosto, venga giocato dal destino. I personaggi sono indissolubilmente legati l’uno all’altro, non solo dal presente ma da qualcosa di più grande di loro. Nulla sembrava un intreccio forzato, una coincidenza inutile o che, ma anzi, ho trovato fosse tutto al posto giusto e senza i soliti equivoci odiosi – anche se di equivoci ce ne sono stati, ovviamente.

“Non posso vivere senza di te. Sono metà di un uomo, metà di un corpo, metà di un cuore, metà di una mente, metà di un’anima.”

Non voglio dire altro perché questa è una storia che deve essere letta, ma vorrei dire di tutto perché ho amato profondamente questo romanzo. Lo consiglio a tutti, senza riserve!






E voi l’avete letto? Cosa ne pensate? Vi è piaciuto? :D

16 commenti:

  1. Sembra dolcissimo (e incredibilmente poco abbinato alla cover, ma questa è un'impressione). Ne ho letto bene un po' ovunque, ma con questa recensione mi reputo ufficialmente curiosa:)

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    1. Secondo me la cover vuole essere un simil sole, o meglio i raggi :D Ma who cares, l'importante è che non abbiano messo una faccia a caso (frecciatine a certi editori sono puramente casuali xD)
      Comunque a mio parere ti piacerebbe un sacco, vedendo un po' i tuoi gusti!! Se lo leggi dimmelooo *^*
      Baci cara ^^

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  2. Io sto resistendo stoica all'acquisto ogni volta che lo vedo perché voglio comprarmelo in lingua originale.
    Ma è dura, muoio dalla voglia di leggerlo e sono ancora in astinenza auto-imposta. ç_ç

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    1. Io volevo prendermelo in lingua ma la copertina flessibile non mi piaceva - mentre odio ancora di più la nuova ristampa - mentre quella rigida è uguale a questa ma con i bollini dei premi vinti -.-' ODIO i bolli ahahah
      Quiiiindi l'ho presa in italiano appena l'ho vista *^*
      Ma non aspetterò molto a prendermi The sky is everywhere! Non mi interessa nemmeno la trama, so già che lo adorerò *___*
      Fammi sapere quando lo leeggi :D
      Bacii

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    2. Idem, nemmeno a me piace la cover dell'edizione paperback.
      I bolli a me non dispiacciono - ho anche Looking for Alaska di John Green con il bollo stampato sopra - ma spero che il prezzo dell'hardcover scenda almeno un po' nel frattempo.

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    3. Eh speriamo! Spesso però su Amazon Warehouse Deals ci sono libri usati (ma in ottime condizioni) a pochissimo, tipo 5 euro! Ho preso il secondo ed il terzo della Mistborn trilogy a 3 euro l'uno! (Ora spero non manchino pagine o cose del genere ahahah)

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  3. Questo libro mi è piaciuto tantissimo! Anche io ho avuto molta difficoltà ad immedesimarmi con Jude, soprattutto nei primi capitoli mi stava seriamente antipatica, ma poi l'ho rivalutata parecchio. Ovviamente anche a me è partita subito la ship tra Noah e Brian *_*

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    1. Mi fa piacere che ti sia piacuto :D
      Mamma mia Brian *.* soprattutto nei primi capitoli!! Quando raccolgono sassi a caso ahahah

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  4. Ahhh questo libro e' un concentrato di emozioni pure, un capolavoro nel vero senso della parola! ❤️

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    1. Concordo assolutamente! Non ho smesso di leggerlo nemmeno a pranzo *___*
      ❤️

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  5. Bella recensione, è un libro che ho in TBR e che non vedo l'ora di leggere visto le tantissime recensioni positive che ho letto.

    PS: grazie per essere passata da me
    mi iscrivo subito ai lettori fissi e aggiungo il blog tra quelli che seguo :)

    Baci.

    Eleonora C.
    LA BIBLIOTECA DELLA ELE
    www.labibliotecadellaele.blogspot.it

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    1. Ciao :D Benvenuta, grazie per essere passata *^*
      Il libro è stupendo, spero vivamente piacerà anche a te :D
      Facci sapere cosa ne pensi!! :)

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  6. Sono perfettamente d'accordo con te! Recensione fatta benissimo, anche io amo Noah (anche se ci sono stati momenti in cui ho odiato Brian, ma sono comunque la mia OTP :P)
    Ti ringrazio ancora per essere passata da me :) Ti aggiungo ai blog che seguo <3

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    1. Hai ragione, Brian quando ha fatto l'amicone con le fighette della scuola non piaceva nemmeno a me, ma comunque li shippo troppo xD
      Grazie mille per essere passata alloraa **
      A presto cara! :D
      -G

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  7. Dopo aver letto questa recensione, sento quasi l'esigenza di leggere questo libro, soprattutto dopo aver scoperto che l'arte è un punto focale della trama. Io adoro l'arte. Mi hai molto incuriosito anche per ciò che riguarda le abilità stilistiche dell'autrice che hai tanto elogiato. Niente, questo libro deve essere mio :D

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    1. Ciao! Sì, è una cosa meravigliosa ** Te lo consiglio vivamente, soprattutto se ti piace l'arte!!! Bellissimo :D
      A presto ^^

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